venerdì 29 febbraio 2008

Insalata di pollo ispirata a Donna Hay

Insalata primavera alla Donna Hay

Poco prima di Natale apro la cassetta della posta e stavo quasi per arrabbiarmi. "Chi mi rimanda cataloghi senza che li abbia richiesti?" Vedo un adesivo attaccato sul cellofan che avvolge "quel catalogo" - arrivava da Dubai. Bohhh. Giro e mi ritrovo il numero di Natale di Donna Hay Magazine.
Avete presente quando il cervello inizia a carburare, a fare clic clic e dopo qualche secondo finalmente capite? La mia cara amica Marina mi ha regalato per Natale l'abbonamento alla rivista di Donna Hay, sapendo che mi avrebbe fatta felice come una Pasqua. Ho iniziato a saltellare di gioia già davanti alla cassetta della posta, poi per poco non mi scapicollo sulle scale perchè sfogliavo mentre salivo. Ne ha parlato già Anna in un suo post questa settimana. La rivista è stupenda. Ora mi è arrivato già il secondo numero ed è un regalo ogni volta. Grazie ancora mia cara amica. Il buffo è che, ovviamente, le ricette sono stagionali ... la in Australia e in Nuova Zelanda ora è estate. E quindi nel numero di dicembre c'erano tantissimi servizi di ricette natalizie con bella gente che si pappava le tortine di frutti di bosco in spiaggia! Mari, prima o poi arrivo eh!
Vi consiglio di farvi un giro sul sito di Donna Hay dove trovate anche la presentazione del numero attuale della rivista. Se siete interessati all'abbonamento, il link è questo.
La ricetta che vi propongo non è copiata pari pari dalla rivista, mi sono solo fatta ispirare e ho creato un'insalata "tipica di Donna Hay" con gli ingredienti che avevo in casa. La voglia di primavera e soprattutto di sapori estivi è tanta. La dieta continua (posso condividere con voi la mia gioia di aver raggiunto oggi i -5 kg? :-))))))))))))) e un'insalatina così ci sta a meraviglia. Vi dò le dosi approssimative, scusate ma non ho pesato nulla mentre la facevo. Ovviamente potete sbizzarrivi con le verdure che volete usare.
Buon fine settimana a tutti.

Ingredienti:
  • 1 petto di pollo bollito a persona
  • cime di rapa cotte al dente
  • fagiolini cotti al dente
  • asparagi verdi
  • olio
  • sale e pepe
  • succo di lime
  • zucchero di canna
  • lemongrass
  • qualche foglia di keffir lime (facoltativo)
  • una spruzzata di salsa di pesce (facoltativa)
Preparazione:
Sfilacciare il petto di pollo e unirlo alle verdure precedentemente bollite e fatte raffreddare. Preparare una vinaigrett con olio, sale e pepe, succo di lime, un cucchiaino di zucchero di canna, lemongrass fresco tagliato finemente, qualche foglia di keffir lime tagliata a strisce sottili e, se vi piace una spruzzata di salsa di pesce. Condire l'insalata e pensare all'estate.

Insalata primavera alla Donna Hay

Deutsche Ecke

Geflügelsalat nach Donna Hay

Zutaten (keine genauen Angaben):
  • 1 gekochte Hähnchenbrust pro Person
  • cime di rapa oder Brokkoliröschen
  • grüner Spargel
  • grüne Bohnen
  • Olivenöl
  • Salz und Pfeffer
  • Zitronengras
  • Limettensaft
  • Rohrzucker
  • Keffirlime-Blätter
  • etwas Fischsauce
Zubereitung:
Das Gemüse al dente kochen und kalt werden lassen. Die gekochte Hühnerbrust "zerfleddern" und zum Gemüse geben. Eine Vinaigrette zubereiten aus Olivenöl, Limettensaft, Salz und Pfeffer, etwas Rohrzucker, feingeschnittenem Zitronengras und Keffirlime-Blättern und etwas Fischsauce. Den Salat damit anmachen und beim Essen an den Sommer denken :-)

Postato da Alex

mercoledì 27 febbraio 2008

Bicchierini con fragole e basilico

Bicchierini fragole e basilico

Lo so, è un po' presto, ma qui i banchi del mercato e i supermercati sono già pieni di fragole. Io amo la frutta estiva e i frutti di bosco e non vedo l'ora di farne grandi scorpacciate.
Questa ricetta l'ho "rubata" ad un evento culturale che si organizza tutti gli anni nella città dove abito e dove con amici ho contribuito al lato culinario. Facile e veloce nella realizzazione, di sicuro effetto per via del basilico che insieme al limoncello si sposa benissimo! E poi sono colori italiani e avrete notato che sono in piena fase patriottica :-))


Ingredienti per 4 Persone:
  • 300 gr di fragole
  • 50 gr di basilico
  • 50 gr di zucchero a velo
  • limoncello
  • 400 gr di yogurt greco
  • zucchero vanigliato a piacere (o altro zucchero)
Preparazione:
Lavare e tagliare le fragole a pezzetti.
Mettere lo yogurt in una scodella e condirlo a piacere con lo zucchero vanigliato e con un po' di limoncello. Amalgamare bene fino ad ottenere una crema.
Lavare il basilico e frullarlo insieme allo zucchero a velo e un po' di limoncello (iniziate con un cucchiaio) fino ad ottnere una salsa.
Mettere a strati le fragole, la crema di yogurt e la salsa di basilico nei bicchierini. Terminare con uno strato di salsa di basilico.

Bicchierini fragole e basilico

Deutsche Ecke

Erdbeerbecher mit Basilikum

Zutaten für 4 Personen:
  • 300 g Erdbeeren
  • 50 g Basilikum
  • 50 g Puderzucker
  • Limoncello
  • 400 g griechischer Joghurt
  • Vanillezucker
Zubereitung:
Die Erdbeeren waschen und kleinschneiden.
Den Joghurt mit Vanillezucker und etwas Limoncello cremig rühren. Basilikum waschen und mit Puderzucker und etwas Limoncello pürieren.
Die Erbeeren, den Joghurt und die Basilikumsauce in Gläsern schichten.

Postato da ALEX

lunedì 25 febbraio 2008

Spiedini di pesce per ogni evenienza...

Spiedini2


Dunque sì sono passate diverse bellissime ricettine dalla mia ultima visita al mercato del pesce. Qui sono iniziate le scuole, i corsi d'italiano e di italian cooking. Mio marito è tornato dopo tre settimane all'estero per lavoro e abbiamo dovuto ristabilire un po' gli equilibri e le routine. Settimana prossima mia mamma parte e so che sia per i bambini, che per noi non sarà facile lasciarla andare... Ma quando si vive all'estero è così... sopratutto quando si vive così lontani! (Non è facile saltare su un aereo o in macchina ogni volta che se ne sente la necessità...). Ci stiamo abituando... anche se... alla fine ai saluti non ci si abitua mai!

Comunque cucinare mi rilassa moltissimo, quindi dopo essere passata dal mercato del pesce ed aver fatto una fantastica spesa di... tantissime cose... abbiamo deciso per un piatto fresco (visto il caldo!), semplice e simpatico come gli spiedini. Gli spiedini sono amatissimi dai miei bambini, noi li prepariamo con verdurine diverse e in genere compriamo dei bei filetti di pesce, in questo caso del bel salmone e del marlin (che assomiglia al tonno), che poi tagliamo a quadrotti per poi inserirli nello spiedo e poi cuocerli con il BBQ.


Spiedini1

Gli spiedini sono davvero veloci e gustosissimi, di carne o di pesce... sia per noi che per i bambini a cui cerchiamo sempre di fare assaggiare sapori nuovi, ma cucinati in modo sano. Qui in Nuova Zelanda la cultura del cibo è davvero "primordiale" (ma non in senso negativo!)... le mamme non cucinano per mancanza di informazione, di formazione e forse anche "di tempo". Mangiano molti take aways che a loro parere costano meno e "risolvono il problema"... E' difficile a volte cercare di parlare di cibo con i neozelandesi! Ma amano viaggiare e moltissimi di loro sono stati in Italia. Quindi un'occhiata ai sapori "nostrani" l'hanno anche data, solo che non si sentono in grado di riprodurli a casa loro. Non sanno come abbinare gli ingredienti e alla fine forse ... preferiscono mangiarsi un take away e poi andare a farsi una bella nuotata o una bella passeggiata o un uscita in barca, piuttosto che cucinare e mangiare seduti ad un tavolo a raccontarsela...

Spiedini3


Postato da Mari

venerdì 22 febbraio 2008

3 MeMe, mica uno!

Tulipani


Dall'inizio dell'anno c'è stata un'ondata di meme mai vista prima! Io ora mi trovo in arretrato di ben tre meme e spero che chi me li ha lanciati perdoni il mio ritardo.
Inizio con l'ultimo, quello delle 6 cose che amo, lanciatomi dalla dolce Giulia.

1. Che io ami cucinare e mangiare ormai si era capito (altrimenti che ci stavamo a fare qui), ma una cosa che ADORO è ritirarmi sul divano o nel letto e sfogliare per ore i miei libri di cucina che colleziono (sono arrivata a quota 160). Non mi basterà una vita per provare tutte le ricette sulle quali ho appiccicato un bel post-it. Il bello è che io compro tutti sti libri di cucina e poi non mi attengo mai alle ricette perchè non faccio mai la spesa in vista di una certa ricettà, bensì cucino in base a quello che ho in casa.

2. Amo i fiori bianchi. Non ne compro mai e non me ne regalano mai di altri colori. Tutte le piante che ho sul balcone fioriscono di bianco. Ho solo ancora della lavanda. In generale sono molto monocromatica. D'estate vesto solo di lino bianco, d'inverno quasi solo nero. Strano però che mi piacciano le foto belle colorate. Sarà per compensare :-)

3. Amo essere creativa. Da ragazza dipingevo molto e facevo bricolage, con l'inizio degli studi e poi con il lavoro ho smesso. Sto riprendendo ora con la fotografia. E ieri ho avuto la mia prima lezione di cucito!!! Vediamo cosa ne uscirà fuori.

4. Amo le prime ore della mattina. Mi sveglio generalmente molto presto (Lory e Comida ne sanno qualcosa!), di solito verso le 5, a volte prima. Mi preparo il mio caffè e dedico la prima ora alla lettura dei blog, del giornale, delle mail. Amo vedere l'alba e pensare che io sia l'unica in tutta la strada ad essere sveglia a quell'ora.

5. Amo l'Italia. Da quando vivo in Germania mi sento profondamente italiana. Fabdo ha recentemente scritto un post che esprime esattamente quello che sento anche io. Amo l'Italia, a prescindere ....

6. Amo la mia famiglia e il rapporto che abbiamo. Non aggiungo altro.


Ecco, uno è fatto. Poi c'era il meme degli abbinamenti, lanciatomi da Ady e da Uvetta. Senza pensarci a lungo ecco le mie preferenze. Per altri abbinamenti strambi vi raccomando questo sito.

- pesche/albicocche e lavanda
- more e rosmarino
- aglio e olio
- cioccolato e peperoncino
- mele e cannella
- camembert e cranberries
- pane e olio
- fragole e balsamico
- fichi e caprino
- gelato alla vaniglia e rosmarino
- rucola e pinoli

E ora quello più difficile, lanciatomi dalla Trattoria Muvara. Si tratta di stilare una classifica personale della cucina regionale italiana. Ecco, io l'Italia la amo, ma ancora non l'ho girata in lungo e largo quindi le regioni che conosco sono poche. Ma ci provo elencando i piatti che amo e che associo alle regioni:

1. Lazio: supplì al telefono!!!! È la prima cosa che mangio appena torno a Roma. Poi mi mancano i carciofi alla romana che mia nonna faceva da urlo! La porchetta di Ariccia ... come resistere?

2. Abruzzo: la prima cosa che associo è la carne di agnello, i fantastici arrosticini. E come dimenticare lo zafferano?

3. Sardegna: gli gnocchetti e la salsiccia, il pane carasau o meglio il pane guttiau, la bottarga, e tutti quei dolcetti che mi fanno impazzire. Una cucina che mi piace molto.

4. Alto Adige: sangue tedesco non mente! Lo speck tirolese, i canederli, gli zelten, Schlutzkrapfen, i dolci .... una cucina che adoro, ma non per tutti i giorni.

5. Emilia Romagna: non dimentico le nostre mangiate di piadine con i nostri vicini di Rimini. Con fagioli, prosciutto, salsicce, cicoria ripassata in padella, lo squacquerone ... una cena leggera leggera! Quanti ricordi.

Ho ancora molto da imparare della cucina regionale italiana. Grazie ai blog le mie conoscenze sono molto migliorate. Ora non mi resta che girare l'Italia e provare tutto.

Buon finesettimana a tutti voi.

Alex

giovedì 21 febbraio 2008

Vellutata di cime di rapa e rucola

Vellutata di rucola e cime di rapa

Per me trovare le cime di rapa qui in Germania è come per voi trovare il lemongrass, se non abitate proprio nei grandi centri. Giorni fa, sempre nel mio solito negozietto turco, vedo una torre di cassette piene di cime di rapa. Avevano persino i cardi e la cicoria (ortaggi altrettanto sconosciuti nella cucina tedesca). Mi sono limitata a comprare un bustone pieno di cime di rapa. Gran parte è finita con le orecchiette, ma me ne erano rimaste un po' insieme a della rucola e così è nata questa vellutata dal sapore profondamente italiano. Non vi so spiegare, ma quando si vive all'estero da tanto tempo come me, nel sentire dei sapori o degli odori di casa, si viene pervasi da una sensazione talmente intensa, che neanche le immagini o i ricordi riescono a scatenare. Quando trovo dei bei carciofi o una buona mortadella, se scopro un panettiere che fa la focaccia come dico io o trovo un ristorante italiano con dei buoni spaghetti alle vongole, io sono felice.
Ecco, questa vellutata non è nulla di speciale, non vi dò neanche le dosi esatte perchè ho buttato tutto nella pentola a occhio, ma mangiarla mi ha dato quella sensazione di felicità "made in Italy".

Ingredienti a occhio:
  • cime di rapa e rucola in dosi uguali
  • 1 patata ogni 2 porzioni
  • brodo vegetale
  • formaggio tipo Philadelphia
  • parmigiano
  • olio, sale e pepe
Preparazione:
Scaldare un po' d'olio in una pentola alta e aggiungervi le patate tagliate a cubetti. Farle insaporire leggermente e aggiungere poi le cime di rapa e la rucola precedentemente lavate e pulite. Versare il brodo e far cuocere finchè le patate non saranno ben cotte. Frullare con il minipimer, aggiungere (se volete) un cucchiaio di Philadelphia. Salare e pepare e servire con un po' di parmigiano.
Il peperoncino non ci va nella ricetta, ma nella foto fa molto Italian Style :-)

Vellutata di rucola e cime di rapa

Deutsche Ecke

Rucolacremesuppe mit cime di rapa

Zutaten (nach Gefühl):
  • Cime di rapa und Rucola in gleichen Mengen
  • 1 Kartoffel für 2 Portionen
  • Gemüsebrühe
  • Philadelphiakäse
  • Parmesan
  • Öl, Salz und Pfeffer
Zubereitung:
Etwas Olivenöl in einem hohen Topf erhitzen und die geschälten und kleingewürfelten Kartoffeln darin leicht anrösten. Den Rucola und die cime di rapa hinzugeben und mit der Brühe ablöschen. Köcheln lassen, bis dei Kartoffeln weich sind. Die Suppe mit dem Pürierstab pürieren, etwas Philadelphiakäse unterrühren, salzen und pfeffern. Mit etwas Parmesankäse servieren.

Postato da ALEX

martedì 19 febbraio 2008

Consiglio per chi abita a Roma e dintorni

Etta


Non c'entra nulla con la cucina, ma ho appena saputo che una delle mie cantanti preferite di cui vi parlavo anche in questo post canterà (credo per la prima volta) a Roma l'11 marzo al Teatro Palladium. Ulteriori informazioni le trovate qui.
Se amate la Sicilia e la musica tradizionale, andateci, non vi pentirete. Io ho sentito Etta Scollo dal vivo innumerevoli volte e la sua musica mi tocca profondamente. Vi assicuro che passerete una serata indimenticabile. Il suo omaggio a Rosa Balistreri è un appuntamento da non perdere. Vorrei essere io a Roma in quel periodo per vederla anche nella mia città, ma purtroppo non posso. Andate numerosi!

Aggiornamento: qui potete ascoltare due brani del concerto Canta Ro': qui e qui

Postato da Alex

lunedì 18 febbraio 2008

Pesto di semi di zucca

Pesto semi di zucca prezzemolo e menta

Finalmente, dopo alcune settimane dedicate esclusivamente alla cucina etnica, torno oggi a sapori più mediterranei. Adoro il pesto, che sia quello classico oppure delle varianti più particolari, come ad esempio questo. Il pesto che vi propongo oggi mi ha incuriosito innanzitutto per l'uso dei semi di zucca, ma all'assaggio colpisce positivamente il sapore della menta e la scorza di limone grattugiata che conferiscono una piacevole nota di freschezza. Io l'ho mangiato con le linguine, ma fa sicuramente il suo figurone anche sui crostini.

Ingredienti per un vasetto:
  • 70 gr di semi di zucca
  • una manciata di pinoli
  • 60 gr di parmigiano
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • ca. 20 foglie di menta fresca
  • olio qb
  • scorza grattugiata di 1 limone non trattato
  • sale e pepe
Preparazione:
Tostare i semi di zucca e i pinoli in una padella antiaderente e farli raffreddare. Mettere tutti gli ingredienti nel robot da cucina e tritare finemente aggiungendo man mano l'olio d'oliva. Salare e pepare a piacere.

Semi di zucca prezzemolo e menta

Deutsche Ecke

Kürbiskern-Pesto mit Minze und Petersilie

Zutaten für 1 mittelgrosses Glas:
  • 70 g Kürbiskerne
  • 1 Handvoll Pinienkerne
  • 60 g Parmesan
  • 1 Knoblauchzehe
  • 1 Bund glatte Petersilie
  • ca. 20 Blätter frische Minze
  • Olivenöl
  • abgeriebenen Schale 1 Zitrone (unbehandelt)
  • Salz und Pfeffer
Zubereitung:
Die Kürbiskerne und die Pinienkerne in einer Pfanne trocken rösten. Mit den restlichen Zutaten im Mixer zerkleinern und nach und nach Olivenöl hinzugeben, bis eine sämige Konsistenz erreicht ist. Salzen und pfeffern. Schmeckt zu Nudeln aber auch zu Crostini.

Semi di zucca prezzemolo e menta

Leicht verändert nach www.alfredissimo.de

Postato da ALEX

venerdì 15 febbraio 2008

Mi illumino di meno - solo un racconto

Abruzzo

Foto in senso orario: chiesa del paese e vecchia stalla; porta dei miei bisnonni, vecchia casa disabitata; porta della casa dei bisnonni.

Avrei voluto aderire con una ricetta all'iniziativa Mi illumino di meno 2008 e partecipare alla raccolta di ComidaDeMama e di Petula, ma non ce l'ho fatta. Forse dovrei piuttosto partecipare alla giornata della lentezza, perchè qui i ritmi sono tornati ad essere troppo veloci.
Avessi saputo prima dell'iniziativa di Caterpillar, a Natale avrei fatto un servizio fotografico in Abruzzo dove vivono praticamente tutti i miei parenti, dove sono cresciuti i miei nonni, dove è nato e cresciuto mio padre e dove ho passato tutte le estati, tutte le feste e innumerevoli fine settimana da bambina e adolescente. Come raccontavo già a Comida, pensandoci bene i miei parenti si illuminano di meno tutto l'anno. Tornare al paese è come tuffarsi in un mondo di altri tempi, l'aria è pulita, il cibo è genuino, i ritmi sono lenti, piacevolmente lenti. Vorrei quindi far le veci dei miei parenti e far partecipare loro a questa iniziativa, perchè lo meritano davvero. Perchè loro vivono così tutti i giorni dell'anno:

- Pane: il pane viene fatto una volta al mese e cotto nel forno del paese o nel proprio forno a legna. Ricordo che fino a qualche anno fa le donne che non avevano un proprio forno trasportavano al forno del paese i filoni di pane adagiati su tavole di legno sulle loro teste, con un turbante fatto di canovacci. Tutto il paese si riuniva al forno. Appuntmento mensile per fare anche la pizza e i biscotti. Il pane si mantiene molto a lungo, ha una mollica estremamente compatta ed è ottimo fatto a bruschetta.

- Verdura: si vive dell'orto davanti casa. Pomodori, insalata, fagiolini, patate, carote, erbetta (come chiamamo il prezzemolo) e rosmarino. Questi gli ortaggi standard che coltivano praticamente tutti. Per il resto (e per la frutta che non siano mele o prugne) passa due volte a settimana un camioncino col megafono "Fruttaaaaaaaaaaaaaa, verduraaaaaaaaaaaaa". Non si consuma altra benzina per andare a comprarla altrove la frutta!

- Conserve: in estate tutti a fare i pomodori. Tonnellate di pomodori (sempre portati col camioncino), lavati e messi ad asciugare su vecchie reti. E tutti ad aiutare a passare i pomodori. Mia nonna era l'unica a voler fare la conserva con i pezzetti ... e noi lì a tagliare tutto il giorno. La sera le bottiglie vengono messe in un enorme paiolo di rame, coperte con dei sacchi e fatte bollire tutta la notte. Il giorno dopo si contano le bottiglie scoppiate ... e il resto si mangia tutto l'anno.

- Uova e carne: i polli e i tacchini sono quelli dell'aia (ovviamente anche le ovette sono fresche di giornata!) e poi ogni famiglia ha due o tre maiali. Oltre al secchio normale dell'immondizia ricordo quel secchio per i maiali con le bucce d'anguria, le bucce di patate e tant'altro. I maiali vengono fatti ingrassare tutto l'anno e macellati nel periodo tra Natale e Capodanno (a seconda della luna e delle temperature). Si fanno prosciutti, salami, salsicce di carne e di fegato. E altra carne viene surgelata. La carne di manzo, vitello e agnello la compriamo da mia zia a 2 chilometri di distanza. Carne di proprio allevamento.

- Pesce: passa sempre un camioncino, il venerdì mattina alle 7. Chi c'è c'è, chi non c'è compra il capitone, le alicette sotto sale e lo stoccafisso nell'unico negozietto del paese ... sempre di un'altra zia!

- Formaggio: c'è un caseificio nel paese vicino che fa le mozzarelle e il formaggio più buono che io abbia mai mangiato. Ogni volta che torniamo, prima ancora di arrivare a casa, ci si ferma dalle mozzarelle (sperando che non ci sia il cartello fuori "le mozzarelle sono terminate"). Niente di più buono di mangiare in macchina una mozzarella ancora calda!

- Pasta: fettuccine e lasagne fatte in casa - ovviamente. Altrimenti la buona De Cecco ... che essendo abruzzese non ha neanche lunghi tempi di viaggio per arrivare da noi!

Un'ultima cosa: il riscaldamento! Nelle cucine si usa ancora la vecchia stufa a legno dove si cucina praticamente tutto. In sala si accende il camino, ma solo quando ci sono gli ospiti. E le stanze da letto sono sempre GELATE!! Questa è una cosa che non ho mai capito da bambina. Il perchè avessero tutti le stanze da letto freddissime, pur avendo i termosifoni. Fino a circa 15 anni fa anche mia nonna usava ancora il prete scaldaletto finchè per poco non andò a fuoco la coperta e mio padre vietò il prete!

Una cosa è certa: in quel paesino in provincia dell'Aquila non si consuma molto. Fino a qualche anno fa l'acqua si andava a prendere alla fontana. Ma purtroppo non è più potabile. Ci vanno a bere solo gli animali.

Fontana

Buon fine settimana a tutti e ricordatevi di spegnere le luci!

Postato da Alex

mercoledì 13 febbraio 2008

Sweet sushi

Sushi dolce

A me il sushi proprio non piace. Un po' per il pesce crudo, un po' per le alghe che non riesco a mandar giù - e mi dispiace davvero tanto. Ricordo la prima volta che mangiai il sushi. Altro ricordo che mi lega a Marina: era il giorno prima del suo matrimonio, io ero appena arrivata dalla Germania e decidemmo di fare un "ladies day" prima del fatidico giorno. Noi due sole a Milano. Marina mi chiese se mi piacesse il sushi. Booooooh, mai provato! Ma mi ha sempre affascinato l'estetica del sushi ed ero curiosissima di provare. Ordinammo di tutto di più. E per fortuna anche una tempura. Il primo boccone di sushi e capì subito che non avrei potuto continuare. Ahhhh, tutto quel ben di Dio sul tavolo e io non riuscivo a mangiarlo (e avevamo davvero esagerato con le quantità!) Mi sono fiondata sulla tempura, chiamammo il futuro marito di Marina sul cellulare che venne a papparsi tutto il mio sushi :-))
Ripeto, sono affascinata dall'estetica di questi rotolini e ammiro chi li sa fare. Provate a vedere da lei, qui oppure queste opere d'arte qui. Quando ho trovato questa ricetta ho deciso di non privarmi del tutto del sushi, solo che io d'ora in poi lo mangerò in versione dolce. Devo esercitarmi ancora un po', ma per il primo tentativo sono venuti abbastanza carini. Il sapore è ottimo e mi è particolarmente piaciuto con lo sciroppo d'arance. Ma vi riporto anche la salsina della ricetta originale. Io ho usato il latte normale, se preferite potete cuocere il riso nel latte di cocco.


Ingredienti per 4-6 Persone:

  • 200 gr di riso per sushi
  • 400 ml di latte (o di latte di cocco)
  • 1 stecca di lemongrass
  • 1 pezzo di zenzero fresco (ca. 2 cm)
  • 50 gr di zucchero di canna
  • 100 gr di pasta di mandorle
  • colorante alimentare verde o un po' di tè matcha
  • frutta a piacere
Per la salsa:
  • 30 gr di semi di sesamo
  • 100 gr di miele
  • succo di 2 lime
Sciroppo di arance: ricetta

Preparazione:
1. Lavare e pulire la stecca di lemongrass e tagliarla in lungo. Pulire lo zenzero e tagliarlo a pezzi grandi. Mettere il lemongrass e lo zenzero in una pentola insieme al riso, al latte (di cocco) e lo zucchero. Portare a ebollizione e far cuocere a fuoco medio per 15 minuti. Togliere dal fuoco, coprire la pentola con un canovaccio e lasciar riposare il riso per altri 15 minuti mescolando ogni tanto.
2. Togliere la stecca di lemongrass e lo zenzero e mettere il riso in frigo a raffreddare per circa 30 minuti.
3. Tagliare la pasta di mandorle a pezzetti, aggiungere qualche goccia di colorante verde o una punta di tè verde matcha e amalgamarla bene finchè non si sarà completamente colorata di verde. Mettere la pasta di mandorle tra due fogli di pellicola e stenderla con un mattarello (circa 1-2 mm di spessore). Togliere la pellicola e tagliare la sfoglia a strisce larghe 1 cm.
4. Per la salsa di sesamo tostare i semi di sesamo in una padella antiaderente. Sciogliere il miele con il succo di lime e aggiungere il sesamo.
5. Togliere il riso dal frigo e formare dei rotolini ovali con le mani. Tagliare la frutta a fettine sottili, distribuirle sul riso e avvolgere ogni rotolino di sushi con una striscia di marzapane.
Servire con la salsa di sesamo e/o lo sciroppo d'arance.

Sushi dolce


Deutsche Ecke

Süßes Sushi

Zutaten für 4-6 Personen:
  • 200 g Sushi-Reis oder Milchreis
  • 400 ml Milch (oder Kokosmilch)
  • 1 Stange Zitronengras
  • 1 Stück Ingwer (ca. 2 cm)
  • 50 g Rohrzucker
  • 100 g Marzipan
  • grüne Lebensmittelfarbe oder Matcha-Tee zum Färben
  • Obst (Mango, Kiwi, Ananas ....)
Für die Dips:
  • 30 g Sesamsamen
  • 100 g Honig
  • Saft von 2 Limetten
Orangensirup: Rezept

Zubereitung:

1. Zitronengras putzen und waschen und längs halbieren. Den Ingwer schälen und in dicke Scheiben schneiden. Beides mit dem Reis, der Milch (Kokosmilch) und dem Zucker in einem Topf bei mittlerer-schwacher Hitze 15 Minuten köcheln lassen. Den Reis noch etwa 15 Minuten mit einem Küchentuch bedeckt quellen lassen und gelegentlich umrühren.
2. Zitronengras und Ingwer wieder entfernen und den Reis im Kühlschrank 30 Minuten abkühlen lassen.
3. Das Marzipan in Würfel schnedine und mit ein paar Tropfen Lebensmittelfarbe oder Matcha-Tee verkneten bis es ganz grün ist. Das Marzipan zwischen zwi Lagen Frischhaltefolie 1-2 mm dick ausrollen. Folie abziehen und das Marzipan in 1 cm breite Streifen schneiden.
4. Für den Dip die Sesamsamen in einer beschichteten Pfanne ohne Fett anrösten. Sesam in einer Schüssel mit dem Honig und dem Limettensaft verrühren.
5. Für die Sushi den Rein in der Handfläche zu ovalen Rollen formen. Früchte schälen, in feine Scheiben schneiden und die Rollen damit belegen. Mit je einem Marzipanstreifen umwickenl.
Mit dem Sesamdip und/oder dem Orangensirup servieren.

Leicht verändert nach: "Dolci" - Zabert Sandmann Verlag

Sushi dolce

Postato da Alex


domenica 10 febbraio 2008

Freinsheim, paesino della Strada del Vino

Freinsheim

Primo fine settimana di sole da tanto, tempo di rifare una gita lungo la Strada del Vino. A ottobre vi avevo portato a passeggiare con me fra le vigne, oggi vi porto in un piccolo paesino di nome Freinsheim, tutto circondato da vigne e da splendide mura. Ovviamente anche qui il protagonista è il vino. Chissà, forse un giorno vi verrà voglia di visitare questo fazzoletto di terra. Non vi sto a tediare con lunghi racconti, spero di farvi vivere la mia passeggiata attraverso le mie foto. Buon inizio settimana a tutti.

Mura cittadine

Le mura cittadine


Porte

Porte


Finestre

Finestre


Come in primavera

Voglia di primavera


Vino

Vino ovunque


Impressioni

Impressioni di Freinsheim


Negozietti

Negozietti aperti di domenica


Finestra della cucina

Sbirciando in una cucina di ristorante


Visto e postato da Alex

venerdì 8 febbraio 2008

Un mercato del pesce... neozelandese!!

Se c'è una cosa che mi piace da impazzire sono le bancarelle del pesce nei mercati o i veri e propri mercati del pesce ... mi viene in mente quello di Trapani di cui ricordo tutto, ma proprio tutto anche l'odore!!! Quando nasci e cresci in una terra come l'Italia, dove il mercato diventa un luogo d'incontro, di urli a squarciagola e di scambi "culturali"... , beh ti aspetti andando al mercato del pesce almeno una cosa simile... Ragazzi che delusione! Nonostante i fantastici pesci (freschissimi!!!), la varietà e, all'onor del vero, la pulizia... sono rimasta davvero un po' delusa nel vedere questo mercato del pesce.

mercatopesce (7)

Quindi vi dicevo è come un negozio. Pulito, ordinato e tutto rigorosamente "prezzato". Perchè se c'è una cosa che mi fa impazzire del mercato è proprio la "contrattazione" ... che bei tempi a Trapani! Da una parte ci sono rimasta male, dall'altra (una vena nordica... mi è rimasta!) la pulizia e l'ordine non mi dispiacciono affatto (ci sono pure i bagni... puliti...che quando ci vado con i bambini non "disturbano"). Il pesce si guarda, si sceglie (con le apposite pinzone), si infila nei sacchettini e poi ci sono due opzioni. Lo vuoi far pulire/sfilettare o simili? Allora devi prima farlo pesare e poi ti dirigi verso il banchetto dove generalmente uno o due "energumeni" passano la giornata a pulire, sfilettare, tranciare e via dicendo pesce di ogni foggia e varietà! Poi vai alla cassa e paghi.

mercatopesce (6)

Si trovano pesci stranissimi... alcuni veramente non sono ancora riuscita ad "identificarli" ... sto ancora andando "sul sicuro"... e quindi gallinelle a non finire per le zuppe ed i sughetti e i dentici buonissimi al forno o sul BBQ... Una cosa che mi ha colpito molto all'inizio, a parte i prezzi bassissimi rispetto alle bancarelle o supermercati di Milano, sono state le dimensioni dei pesci. Sono generalmente una volta / una volta e mezza i nostri mediterranei... all'inizio ero sconcertata da polipi lunghi 1 metro... (non non scherzo! farò un post sul mostro... degli abissi!) o dentici che stanno a malapena un una bella pirofila o dalle gallinelle (sempre così striminzite da noi) con cui ci mangiavamo in 5 .... Beh poi alla fine a pensarci bene questo mare che ci circonda non è il Mediterraneo... è l'Oceano...

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Dunque dicevo delle dimensioni ... le cozze sono a detta di mia mamma "scandalose" da quanto sono grandi. A me sinceramente non piacciono molto, preferisco le patellone ed ovviamente .... le mitiche ostriche!

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A volte si trovano anche i granchi belli grandini anche questi... A me fa un po' impressione vedere i granchi tutti interi e preferisco quando qualcuno "fa il lavoraccio" per me... Però ho fatto una foto perchè era proprio bello...

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Postato da Mari

giovedì 7 febbraio 2008

Come conservare il lemongrass - quando lo trovate

Lemongrass_conserva

Ieri era mercoledì, giorno in cui nel mio negozietto asiatico arrivano i prodotti freschi. Ho preso due belle confezioni di lemongrass fresco e ho pensato di conservarne una parte per i prossimi mesi. Lo so, in Italia è difficile trovare il lemongrass fresco, ma non impossibile. Quindi, se vi dovesse capitare di trovarlo prima o poi, approfittate di questa ricetta per conservarlo. Potrete goderne a lungo. Si tratta praticamente di una specie di pasta curry thai semplificata da usare con la carne, con il pesce o con le verdure. Io ne aggiungo semplicemente un cucchiaino nel wok oppure ne metto un po' su un filetto di pesce che poi faccio al forno. Il sapore del lemongrass è particolare e delicato e dà una bella nota asiatica ad ogni piatto.

Ingredienti per un vasetto:

  • 6-7 stecche di lemongrass
  • 5 scalogni piccoli
  • 3 spicchi d'aglio
  • 3 peperoncini thai rossi o verdi
  • 2 CC di succo di limone
  • 2 cc di sale
  • 6 CC di olio di semi o d'oliva
Preparazione:
Lavare le stecche di lemongrass, asciugarle e tagliare la parte secca in fondo. Colpire le stecche con un martello per ammorbidirle (come nella foto qui in basso). Dopodiché tagliare finemente il lemongrass. Pulire gli scalogni e l'aglio e tagliarli grossolanamente. Lavare i peperoncini, eliminare i semini interni (attenzione, usate dei guanti) e tagliarli a pezzetti. Se preferite un risultato più piccante potete anche lasciare i semini. Mettere tutti gli ingredienti nel robot da cucina o in un tritatutto e tritare il tutto molto finemente aggiungendo il succo di limone. Infine aggiungere il sale e l'olio e invasare. Si conserva in frigo per almeno 3 mesi.

Preparazione lemongrass


Deutsche Ecke

Zitronengras-Paste

Zutaten:
  • 6-7 frische Zitronengrasstängel
  • 5 kleine Schalotten
  • 3 Knoblauchzehen
  • 3 frische grüne oder roteThai-Chilischoten
  • 2 EL Zitronensaft
  • 2 TL Salz
  • 6 EL Pflanzenöl
Zubereitung:
Zitronengras waschen, trockentupfen und die Enden abschneiden. Die Stängel mit einem Hammer weichklopfen. Mit einem scharfen Messer fein schneiden. Schalotten und Knoblauch schälen, in Stücke schneiden. Chillis waschen und entkernen (wenn man's schärfer mag, dann Kerne nicht entfernen) und klein schneiden. Alles im Blitzhacker so fein wie möglich pürieren und Zitronensaft hinzugeben. Mit Salz und Öl vermischen und in eine Schraubdeckelglas fürllen. Hält sich mindestens 3 Monate im Kühlschrank. Passt zu Fleisch, Fisch und Gemüse.

Quelle: "Kräuter" - Bodensteiner, Hess, Westermann, Buroh - GU-Verlag


Lemongrass_conserva

Postato da ALEX

martedì 5 febbraio 2008

Uova al tè

Uova al tè

Quando ho visto per la prima volta questa ricetta mi sono detta "queste le provo". Non tanto perchè mi piacciono le uova sode, ma perchè trovo che siano davvero belle. Vengono servite come antipasto in China in occasione di un menù importante. In rete ho letto che si possono fare anche con il tè verde. La prossima volta proverò a farle di vari colori, magari anche rosa con del succo di rape rosse. La difficoltà sta nel riuscire a fare delle crepe uniformi altrimenti i gusci si spezzano durante la cottura e le uova si colorano completamente di marrone.
Un'idea per la colazione di Pasqua :-)

Ingredienti:

  • 4 uova
  • 3 cucchiai di tè nero
  • 1 stecca di cannella
  • 2 bacche intere di anice stellato
  • 1/2 cucchiaino di sale grosso
  • 4 cucchiai di salsa di soia
  • gomasio o polvere cinese alle 5 spezie per condire
Preparazione:
Mettere le uova in un pentolino con dell'acqua fredda, portare ad ebollizione e cuocere 5 minuti. Togliere dal fuoco e immergerle nell'acqua fredda. Far rotolare le uova con cautela sul piano di lavoro dando, se necessario, dei piccoli colpettini, fino ad ottenere delle crepe sull'intera superficie delle uova. Portare a bollore 500 ml di acqua con il tè, la cannella, l'anice stellato, il sale e la salsa di soia. Immergervi le uova e far cuocere a fuoco basso e con il coperchio per circa 30 minuti finchè i gusci delle uova non saranno colorati di marrone. Sbucciare le uova e servire con gomasio o polvere alle 5 spezie.

Uova al tè

Deutsche Ecke

Marmorierte Tee-Eier

Zutaten:
  • 4 Eier
  • 3 EL schwarzer Tee
  • 1 Zimtstange
  • 2 Sternanis
  • 1/2 TL grobes Salz
  • 4 EL dunkle Sojasauce
  • Fünf-Gewürze-Pulver oder Sesamsalz zum Würzen
Zubereitung:
Die Eier in einem Topf mit kaltem Wasser bedecken, zum Kochen bringen und 5 Minuten köcheln lassen. Die Eier in kaltem Wasser kalt abschrecken und vorsichtig mit der Hand auf der Arbeitsfläche rollen oder leickt klopfen, so dass die Schale rundherum Risse bekommt. 500 ml Wasser mit dem Tee, der Zimstange, dem Sternanis, dem Salz und der Sojasauce zum Kochen bringen, die Eier hinzugeben und ca. 30 Minuten zugedeckt köcheln lassen bis die Schalen sich dunkelbraun färben. Die Eier schälen und mit der Gewürzmischung oder Sesamsalz servieren.

Leicht verändert nach "Salz und Pfeffer" - Jody Vassallo - Christian Verlag


Postato da ALEX

lunedì 4 febbraio 2008

Colazione anticellulite

Porridge

Volete fare un favore alle vostre figlie? Allora costringetele a mangiare tutte le mattine un bel porridge di fiocchi d'avena*. Se io da ragazzina avessi ascoltato mia madre ora non mi ritroverei a dover salvare il salvabile, ma sarei tonica e senza un filo di cellulite come mia madre a 60 anni passati. Lei infatti, da bambina e ragazza, è stata costretta a mangiare TUTTE le mattine questo porridge e mi ha fatto sempre una capa tanta dicendo che fa bene alla salute, fa venire la pelle liscia, non fa venire la cellulite (vabbè, lei da 40 anni fa tutte le mattine 15 minuti di ginnastica sul tappeto - forse sarebbe piuttosto questo il consiglio da darvi!!). E questo me lo ripete ancora oggi, comprimendo con una mano la coscia senza che si intraveda anche solo il minimo buchino o buccia d'arancia. Invidiaaaaa! Ecco io, a 36 anni suonati, ho iniziato a fare colazione con il porridge! Mi chiedo perchè non mi sia piaciuto da bambina, perchè ora lo trovo proprio buono. Sarà mica la disperazione?? Comunque, è buono, fa bene e dà la giusta carica per iniziare bene la giornata. E mi fa sperare di avere un giorno le cosce di mamma!

Vedo che nei blog lo spazio dedicato alla colazione è praticamente inesistente - se escludiamo tutte le soffici torte che si possono inzuppare nel cappuccino. Voi cosa mangiate a colazione? Ai vostri figli cosa date per iniziare bene la giornata?

*Si prega di leggere il testo in chiave ironica. Quanto riportato si basa esclusivamente sulle cosce toniche e rassodate di mia madre e non ha alcun fondamento scientifico!

Ingredienti per 1 persona:
  • 5 cucchiai colmi di fiocchi d'avena
  • 1 tazzina da caffè di acqua
  • 1 -2 cucchiaini di miele
  • 1 mela (o un altro frutto a piacere
  • 1 presa di cannella in polvere (o altra spezia a piacere, p.es. cardamomo)
  • 1 presa di polvere d'arancia
  • 2 cucchiai di yogurt magro
  • 3-4 nocciole (o altra frutta secca)
Preparazione:
Mettere a scaldare in un pentolino i fiocchi d'avena con l'acqua ed il miele finché il composto non si sarà addensato. Unire lo yogurt, la cannella e la mela tagliata a pezzettini. Mettere in un piatto e aggiungere una spolverata di polvere d'arancia e le nocciole tritate.

Porridge

Deutsche Ecke Leckerer Haferbrei Zutaten für 1 Person:
  • 5 volle EL Haferflocken
  • 1/2 kleine Tasse Wasser
  • 1-2 TL Honig
  • 1 Apfel (oder andere Frucht)
  • 2 EL Magerjogurt
  • 1 Prise Zimt
  • 1 Prise getrocknete Orangenschale
  • 3-4 Haselnüsse
Zubereitung: Die Haferflocken mit dem Wasser und dem Honig in einem kleinen Topf erwärmen bis ein klebriger Brei entsteht. Jogurt, Apfelstücke und Zimt unterrühren. Mit einer Prise Orangenschale und gehackten Haselnüssen servieren.

Postato da ALEX

venerdì 1 febbraio 2008

Finger food thai - thot man pla

Polpette di pesce thai


Diciamo che questa è la settimana del finger food etnico. Dalla cucina turca passiamo alla cucina thai, una delle mie preferite (mi chiedo se ci sia un tipo di cucina che non mi piace!).
Abito in una cittadina di soli 25.000 abitanti, ma oltre ai tanti negozi di alimentari turchi abbiamo anche un mega Asia-Shop gestito da due ragazzi dello Srilanka. Prima il negozio era una delle panetterie migliori del posto, al centro della città. Quando qualche anno fa il panettiere andò in pensione e si seppe che "downtown" avrebbero messo un negozio asiatico, non vi dico le proteste. Io ero lì che facevo i salti di gioia. Il negozio invece ha avuto un successone, pian piano viene frequentato anche da quelli che inizialmente avevano gridato allo scandalo. Il bello è che i due ragazzi si sono adeguati alle esigenze delle varie popolazioni che vivono qui e oltre ai classici ingredienti cinesi o indiani, si trovano anche prelibatezze per la cucina africana. Ma non solo cibo: cestelli di bambù, mortai di pietra, vasellame, abiti indiani, diversi tipi di hennè. Ero tentata di provare un prodotto per allisciare i capelli (quello usato dalle donne africane), ma alla fine ho avuto paura di rimanere senza capelli e ho deciso di rimanere riccia :-))
Il mercoledì arrivano (direttamente da Amsterdam) i prodotti freschi: coriandolo con radice, melanzane thai, okra, germogli di soja, banane (quelle che si cuociono), patate dolci, galgant, lemongrass, curcuma fresca, basilico thai e tante altre verdure che ancora non ho provato. Come vedete, in quanto ad ingredienti strani sono messa bene e ne sono felicissima.
La ricetta di queste polpette di pesce è tratta da uno splendido libro di cucina thai regalatomi da una persona speciale a cui dedico questa ricetta. Bentornata a casa Lory :-)

Aggiornamento: non preoccupatevi per la mia dieta, sono tutte ricette ante-dieta conservate per voi ;-))

Polpette di pesce thai

Ingredienti per 4 persone:
  • 450 gr di filetti di pesce (carne bianca, senza pelle - io ho usato coda di rospo surgelata)
  • 1 albume
  • 2 foglie di kaffir lime sminuzzate (se non le trovate va bene anche senza)
  • 1 cucchiaio di pasta di curry verde (se non amate troppo il piccante riducete a 1 cucchiaino)
  • 60 gr di fagiolini cotti
  • 1 peperoncino rosso fresco (meglio se di quelli thai), privato dei semi e tritato
  • un ciuffo di coriandolo fresco tritato
  • olio per friggere
Preparazione:
1. Tagliare a tocchetti il pesce e passarlo al mixer con l'albume, le foglie di lime e la pasta di curry fino ad ottenere un composto omogeneo. Trasferire il composto in una terrina e unirvi i fagiolini tagliati a pezzettini, il peperoncino ed il coriandolo.
2. Con le mani inumidite formare delle polpettine di circa 5 cm di diametro. Disporre le polpette su un piatto largo e metterle in frigo per 30 minuti.
Scaldare l'olio in una padella e friggere le polpette finché non saranno dorate da entrambi i lati. Farle asciugare su carta da cucina. Servire con una salsa agrodolce o piccante thai.

Polpette di pesce thai

Deutsche Ecke

Thailändische Fisch-Frikadellen

Zutaten für 4 Personen:
  • 450 g Fischfilet (z.B. Seeteufel)
  • 1 Eiweiss
  • 2 Limettenblätter, feingehackt
  • 1 EL grüne Currypaste
  • 60 g gekochte grüne Bohnen, kleingeschnitten
  • 1 rote frische Chilischote, ohne Kerne, fein gehackt
  • 1 Bund frischer Koriander, gehackt
  • Öl
Zubereitung:
1. Den Fisch kleinschneiden und zusammen mit dem Eiweiss, den Limettenblättern und der Currypaste im Mixer zu einer glatten Masse mixen. Die Fischmasse in eine Schüssel geben, die grünen Bohnen, die Chilischote und den Koriander untermischen.
2. Mit feuchten Händen kleine Frikadellen formen (ca. 5 cm Durchmesser), auf einem Teller verteilen und ca. 30 Minuten kaltstellen.
3. Das Öl in einer Pfanne erhitzen und die Frikadellen von beiden Seiten goldgelb braten. Auf Küchenpapier abtropfen lassen. Mit süß-sauer oder Chilisauce servieren.

Postato da ALEX