sabato 29 marzo 2008
5 cose che mi stanno a cuore
Qualche settimanella è passata da quando sono stata invitata a partecipare a questo meme: fotografare 5 cose che raccontano di me o che mi stanno a cuore. Scusate il ritardo e scusate soprattutto che mi sono dimenticata chi mi ha invitata!!!!
Iniziamo.
1. I sassolini qui sopra non fanno parte di una collezione di sassi, ma ogni sasso è associato ad un momento della mia vita, ad un giorno particolare, ad una persona particolare. Il sassolino con le strisce bianche l'ho raccolto al Reno un giorno che ero distrutta dal dolore. Lo tenevo in mano pregando che tutto si rimettesse a posto. E per fortuna il sassolino mi ha aiutata.
2. Questa scatola me l'ha regalata Marina l'ultimo giorno che ci siamo viste prima che si trasferisse in Nuova Zelanda. Mi disse "questa è una scatola per i tuoi ricordi". E in questa scatola conservo tutto ciò che è davvero importante per me. Lettere, foto di persone speciali, piccoli oggetti. E vi dirò: in quella scatola c'è la foto di me e Marina nel "presepe vivente" dell'ultimo Meme!
3. Nella foto seguente vedete gli oggetti che rappresentano le mie due più recenti passioni: la fotografia, scoperta da un annetto e poco pìù, ed il cucito, hobby recentissimo che mi sta rilassando molto. Erano anni che non mi occupavo più di qualcosa di creativo, sono contenta di aver ricominciato.
4. Questo Buddha l'ho comprato nel centro yoga che frequento. Quando l'ho visto sembrava che sorridesse proprio a me. Mi sono avvicinata allo yoga esattamente due anni fa, dopo aver passato il periodo più brutto e difficile della mia vita perdendo la persona a cui devo tutto. Lo yoga mi ha aiutata a riconcentrarmi su me stessa.
5. Quest'ultima foto racconta tutta la mia passione per la cucina :-) Foto che dedico a Viviana. Prima della finale di Iron Blog le dissi che mi giocavo tutta la mia collezione di libri di cucina! Sapevo che avrebbe vinto. Visto cosa avrei perso????
Lancio questo meme a Marzia, Erborina, Miciapallina, Comidademama e Giulia. Ovviamente senza impegno, se non avete tempo o voglia non importa. Se non volete "parlare di voi stesse" consideratelo un meme fotografico e basta :-)
Buon WE, Alex
giovedì 27 marzo 2008
Esperimenti con la fregola
Io non sapevo proprio che esistessero tanti tipi diversi di fregola. Fino a qualche tempo fa conoscevo solo quella classica che ho usato in questa ricetta. Sono quindi rimasta molto sorpresa quando i cari amici della Trattoria MuVarA mi hanno mandato un pacco di fregola sarda tostata. È stato amore a prima vista. Un tipo di fregola che ha carattere. L'altra classica che avevo in casa è andata a finire nell'angolino e lì è rimasta. Ieri poi scopro, sempre dai nostri esperti trattori, che esiste un terzo tipo di fregola, più corposa e pastosa, che mi ricorda tanto la pasta grattugiata che amo tanto. Ma quanti tipi ce ne sono? Credo proprio che prossimamente dovrò fare delle ricerche in loco!
Per questa ricetta mi sono fatta ispirare dalla rubrica Cucina consapevole sul sito di Francesca. Adoro i piatti semplicissimi, con pochi ma buoni ingredienti. E allora, secondo lo stesso principio della pasta risottata, ho preparato questa fregola e patate sulla quale non poteva mancare una spolveratina di bottarga per dare al piatto un tocco ancor più sardo.
Ingredienti per 2 persone:
- 200 gr di fregola tostata
- 2 patate di media grandezza
- olio evo
- brodo vegetale qb
- uno spicchio d'aglio
- 2 cucchiai di bottarga grattugiata
- sale e pepe qb
Pelare le patate e tagliarle a cubetti molto piccoli. In una padella alta mettere a scaldare l'olio a fuoco basso con lo spicchio d'aglio schiacciato finché sarà dorato. Togliere quindi l'aglio e mettere i cubetti di patate a rosolare nell'olio. Mescolare con un cucchiaio di legno per non far attaccare le patate sul fondo della padella. Dopo qualche minuto aggiungere la fregola e farla leggermente insaporire continuando a mescolare il tutto (Se preferite le patate più scotte e cremose aspettare circa 10 minuti). Versare quindi man mano il brodo fino alla completa cottura della pasta. Il procedimento è lo stesso del risotto. A cottura ultimata aggiustare di sale e di pepe e servire la fregola con una spolverata di bottarga grattugiata.
Deutsche Ecke
Sardische Fregola-Nudeln mit Kartoffeln und Bottarga
Zutaten für 2 Personen:
- 200 g geröstete Fregola-Nudeln
- 2 mittelgrosse Kartoffeln
- bestes Olivenöl
- Gemüsebrühe
- 1 Knoblauchzehe
- 2 EL geriebene Bottarga (Fischrogen-Spezialität aus Sardinien)
- Salz und Pfeffer
Die Kartoffeln schälen, waschen und in sehr kleine Würfel schneiden. Etwas Olivenöl mit einer zerdrückten Knoblauchzehe in einer hohen Pfanne erhitzen. Solbald der Knoblauch golbgelb gebraten ist, ihn aus der Pfanne nehmen. Die Kartoffelwürfel in die Pfanne geben und unter ständigem Rühren einige Minuten andünsten. Die Fregola hinzufügen und kurz anrösten. Nach und nach, wie beim Risotto, die Gemüsebrühe hinzugeben bis sie aufgesogen wird und die Nudeln gar sind. Zum Schluss salzen und pfeffern und mit etwas Bottarga servieren.
Postato da Alex
martedì 25 marzo 2008
Di ritorno da Zurigo
Come è passata in fretta questa Pasqua. Una Pasqua passata in famiglia, alla scoperta di Zurigo e dintorni e all'insegna del buon cibo e di una buona dose di relax. Il tempo devo dire che è stato clemente con noi (se penso alle immagini di Roma trasmesse in TV!!) Venerdì ci siamo svegliati con la neve, tanta neve. Abbiamo colto la palla al balzo e ci siamo riposati a dovere. Sabato invece una splendida giornata di sole che ci ha permesso di visitare Zurigo.
Abbiamo iniziato la giornata facendo la spesa al mercato di Baden, ridente cittadina alle porte dell'elegante Zurigo. Baden è molto più "rustica" e sinceramente mi è quasi piaciuta di più. I mercati dei contadini mi affascinano ovunque e li preferisco a quei mercati coperti perfettissimissimi. Non vi dico le scorpacciate di formaggio svizzero che ci siamo fatti.
Di pomeriggio poi siamo andati a Zurigo. Non c'è che dire: elegante. Ricca. Per i miei gusti un po' troppo. Fantastica la veduta che si ha sul Lago di Zurigo con montagne innevate sullo sfondo. La prossima volta un giro in barca non me lo toglie nessuno. Volevamo riposarci su una panchina, ma la scritta bianca ci ha trattenuto dal farlo: le panchine sono riservate per chi paga le tasse a Zurigo! E te lo dicono pure :-))
Non potevo non entrare da Sprüngli, pasticceria e cioccolateria da far perdere la testa. Abbiamo lasciato un patrimonio in quel negozio. Avrei voluto fotografare di più, ma me lo hanno vietato. Qualche scatto sono però riuscita a rubarlo, giusto per darvi un'idea della varietà di cioccolatini e tartufi.
Una delle specialità di Sprüngli sono i Luxemburgerli, questi pasticcini dall'impressionante somiglianza con i tanto famigerati macarons francesi. Premetto che io i macarons non li ho mai visti dal vivo, tantomeno provati. Ero quindi curiosissima di provare almeno i Luxemburgerli. Nel negozio di Zurigo la fila era interminabile (file separate per ogni tipo di pasticcino e cioccolato) e abbiamo rinunciato. Ma che rabbia! Ieri poi, alla stazione di Basilea, intravedo un negozio Sprüngli pieno di Luxemburgerli. Avevo in tasca ancora 5 franchi in moneta. Giusto il prezzo di 4 Luxemburgerli. Comprati, salita in treno e fotografati (ovviamente la gente mi ha preso per pazza). E poi la degustazione. Vi dirò: delusione totale. La crema burrosissima, il biscotto troppo dolce. Qualcuno di voi ha provato sia i macarons che i Luxemburgerli e mi sa dire se hanno lo stesso sapore?
Ora si torna al lavoro. Grazie a tutti voi che siete passati e ci avete lasciato gli auguri. Buona settimana a tutti.
Postato da Alex
giovedì 20 marzo 2008
Auguri
Tanti auguri di buona Pasqua a voi tutti. Le Cuoche dell'altro mondo si riposano un po', una al mare, l'altra probabilmente dovrà compattere con la neve. Alla settimana prossima,
Alex e Mari
mercoledì 19 marzo 2008
La cassata della mamma...
Dose degli ingredienti a occhio...
Bacinella media.
Pan di Spagna, ricotta (l'ho trovata, l'ho trovata... non fresca come dal formaggiaio italiano, ma vabbè...), frutta candita mista, zucchero bianco, scaglie di cioccolato fondente e un mezzo bicchierino di liquore dolce.
Per la glassa ho usato l'icing sugar che è lo zucchero apposta per fare le glasse che contiene un po' di amido. Tra l'altro nella "vera" cassata credo che la glassa sia fatta di pasta di mandorle, che qui ho scoperto solo dopo aver già fatto la ricetta... (ooopppssss).
Dunque abbiamo lavorato bene bene la ricotta con lo zucchero fino a formare una crema bella morbida e un po' consistente (prima foto), alla crema di ricotta abbiamo aggiunto la frutta candita e le scagliette di cioccolato (seconda foto). Poi abbiamo ricoperto la bacinella internamente con il pan di spagna tagliato a fette sottili (terza foto) e bagnato con un po' di liquore.
Abbiamo poi riempito la bacinella con la crema di ricotta, e successivamente ricoperto il tutto con altre fette di pan di spagna e poi messo tutto in frigo per almeno 2/3 ore.
Per la glassa... in una pentolina abbiamo messo l'icing sugar e abbiamo unito l'acqua bollente e poi abbiamo girato velocemente finchè la glassa non è diventata un po' consistente e poi l'abbiamo spalmata sulla dolce. E' un lavoretto non semplicissimo, bisogna stare un po' attenti che la glassa non si rompa e bisogna essere precisi ma veloci... Sì la parte della glassa non è proprio facile, ma ne vale la pena! ... Era davvero fantastica!!!! Grazie mamma!
In English please!
Cassata: my mother's recipe!
The recipe doesn't include the precise measurements for the ingredients as I made this dessert without a scales!
Beat the ricotta in a large bowl until smooth. Take half the candied fruits, reserving the best pieces to decorate the cake and chop intovery small pieces. Add to ricotta along with chocolate (chopped) and mix well. Cut the sponge into 1/2 inch thick slices and moisten with liqueur. Line a deep round bowl with some slices and fill with the ricotta mixture, smoothing it down neatly with the blade of a knife. Cover with the remaining slices of sponge and chill for 2/3 hours. Place a plate about the same diameter as the top of the bowl over the bowland carefully invert the cake onto the plate. Carefully lift off the bowl. Decorate the cake with the icing and the reserved pieces of fuit.
Postato da Mari
domenica 16 marzo 2008
Challah
Soprattutto nel periodo pasquale le panetterie qui in Germania sono piene di Hefezöpfe (trecce lievitate) di tutti i tipi. Ripiene o semplici, non possono mancare in tavola per il brunch o la colazione della domenica di Pasqua. Mia madre la faceva spesso quando ero bambina, Marina qui in Germania l'amava e mi ricordo che prima che partisse per la Nuova Zelanda io sono scesa a Milano e ho portato un'enorme Hefezopf. Ce la siamo pappata in men che non si dica.
Ieri mi ha preso un'irrefrenabile voglia di impastare e ho deciso di provare questo Challah, il pane ebraico che si prepara per lo Shabbat o per le festività (non per la Pasqua ebraica in cui non si mangiano lievitati).
Sono rimasta molto soddisfata della ricetta (che io ho fatto senza uvetta). La consistenza è simile a un panbrioche ed il sapore è leggermente dolce. Ottimo con quark e marmellata :-)
Ingredienti:
- 520 gr di farina
- 1/2 cc di sale
- 50 gr di zucchero
- 30 gr di uvetta (facoltativa)
- 1 uovo
- 60 ml di olio di semi
- 270 ml di acqua calda
- 21 gr di lievito di birra
- 1 presa di zucchero
- buccia grattugiata di un limone non trattato
- 1 cucchiaino di polvere d'arancia (o buccia grattugiata di 1/2 arancia)
- 1 tuorlo d'uovo
- 2 cucchiai d'acqua
- semi di papavero qb
Sbriciolare il lievito di birra nell'acqua calda, aggiungere una presa di zucchero e lasciar riposare per 5 minuti.
In una grande scodella mischiare la farina, il sale, i 50 gr di zucchero e (se volete) l'uvetta. Sbattere l'uovo con l'olio e aggiungere la buccia grattugiata di limone e la polvere d'arancia.
Aggiungere l'acqua con il lievito alla farina, mischiare brevemente e unire quindi il composto di olio e uovo. Impastare energicamente con le mani (come ho fatto io) oppure con la planetaria. Togliere l'impasto dalla scodella, metterlo sul piano di lavoro e continuare ad impastare con le mani (almeno 50 movimenti!) finché l'impasto risulta morbido e vellutato.
Rimettere l'impasto in una scodella leggeremente oleata, coprirla con un panno e far riposare per circa 45 minuti l'impasto avrà raddoppiato il suo volume.
Preriscaldare il forno a 180°. Impastare un'ulteriore volta per eliminare eventuali bolle d'aria. Dividere l'impasto in 3 parti uguali e formarne dei rotoli della stessa lunghezza. Unire le estremità superiori dei tre rotoli e intrecciarli. Mettere la treccia su una placca da forno e lasciar riposare per altri 30 minuti.
Mischiare il tuorlo d'uovo con l'acqua, spennellare la treccia e cospargere con semi di papavero.
Infornare per circa 30-40 minuti. Fare la prova dello stecchino.
Deutsche Ecke
Hefezopf
Zutaten:
- 520 g Mehl
- 1/2 TL Salz
- 50 g Zucker
- 30 g Rosinen (nicht zwingend!)
- 1 Ei
- 60 ml Pflanzenöl
- 270 ml warmes Wasser
- 21 g frische Hefe
- 1 Prise Zucker
- geriebene Schale von einer unbehandelten Zitrone
- 1 TL getrocknete Orangenschale (oder frisch, Schale einer 1/2 Orange)
- 1 Eigelb
- 2 EL Wasser
- Mohn
Die Hefe ins warme Wasser zerbröseln, eine Prise Zucker hinzugeben und 5 Minuten gehen lassen. In einer grossen Schüssel Mehl, Salz, Zucker (und Rosinen) mischen.
Das Ei mit dem Öl verschlagen und die Zitronen- und Orangenschale hinzugeben. Erst die Hefemischung in die Schüssel mit dem Mehl rühren, dann Ei und Öl-Gemisch hinzugeben. Mit dem Handmixer oder mit der Hand gut durchrühren und wenn alles gut vermischt ist den Teig mit der Hand noch ca. 50x kneten, bis er weich und geschmeidig ist.
Den Teig in eine leicht geölte Schüssel geben und mit einem Tuch bedecken. Ca. 45 Minuten geneh lassen, bis er sich verdoppelt hat.
Ofen auf 180°C vorheizen. Teig aus der Schüssel nehmen und kurz durchkneten. Den Teig in 3 gleiche Stücke teilen und alle gleichförmig und wurstförmig ausrollen. Die Enden der drei Teile zusammenlegen und einen Zopf daraus flechten. Den Hefezopf auf ein Backblech setzen und wieder 30 Minuten gehen lassen. Eigelb und Wasser vermischen und nach 30 Minunten den Zopf einpinseln. Mit Mohn bestreuen. Ca. 30-40 Minuten backen.
Leicht verändert nach C. Barcom's Backbuch, Mosaik /Goldmann, S. 77
Postato da Alex
giovedì 13 marzo 2008
Bisogno di primavera
Non so come sia da voi in Italia, ma qui finora abbiamo avuto solo due giorni semi-primaverili e ora è tornato il freddo, la pioggia, il vento (incredibile) e il grigio. Io posso stare anche a -20 gradi, non ho problemi, ma se mi manca la luce per più di tre giorni di seguito inizio a diventare nervosina. Dopo questo inverno che inverno non è stato, ma che non ha neanche intenzione di smammarsela, io ho un gran bisogno di luce e di colori. Oggi niente ricetta, anche perchè avrei la scelta fra pasta in bianco o minestrina con fregola. Ma vi regalo un po' di colori primaverili, quelli che ho immortalato la settimana scorsa quando c'è stata una breve giornata di sole.
E speriamo che la primavera arrivi presto! I fiori sono tutti pronti ad accogliere il sole.
Postato da Alex
martedì 11 marzo 2008
Speriamo che non sia il lattosio ....
Grazie ancora a tutti voi che siete passati a farmi gli auguri di compleanno, mi ha fatto davvero un gran piacere! Veramente avevo programmato di fare un bel cheesecake con le ciliegie o i mirtilli ... erano mesi che aspettavo il mio compleanno per mangiarmi la torta. Purtroppo da qualche tempo sto poco bene e ho un'odissea di medici alle spalle. Tutti mi dicono che sono sana come un pesce, analisi perfette, ecografie perfette. Ma io sto male. Il nuovo sospetto dei medici è un'intolleranza al lattosio (o al fruttosio) . Sinceramente spero proprio di no, mi metterebbe in crisi!. Fatto sta che negli ultimi giorni ho dovuto eliminare il lattosio dalla mia dieta ... ed è stata una bella corsa ad ostacoli. Soprattutto mi è dispiaciuto per la mia torta di compleanno, mannaggia. Con mia sorella, venutami a trovare da Zurigo, abbiamo cercato di inventarci un dolcetto senza lattosio (o almeno con poco lattosio). Alcune tracce ci sono ancora, ma mi sono gustata questi muffins bianchi e verdi come se fosse un cheesecake :-)) E non sono stata male.
Ora vado a fare il breath test. Mi raccomando, incrociate le dita che non sia il lattosio!
Muffins bianchi e verdi
Ingredienti per ca. 12 muffins:
- 280 gr di farina
- 2,5 cucchiaini di lievito per dolci
- 1 uovo
- 1 presa di sale
- 80 ml di olio di semi
- 250 ml di latte di cocco
- 70 gr di gocce di cioccolato fondente
- 3-4 cucchiai di farina di cocco
- 1 cucchiaino di tè matcha (facoltativo)
Mischiare gli ingredienti secchi: farina lievito per dolci, sale e farina di cocco. In una scodella separata sbattere l'uovo con lo zucchero, l'olio, il latte di cocco. Unire gli ingredienti secchi agli ingredienti umidi e mischiare fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere a questo punto le gocce di cioccolato. Se volete i muffins bianchi e verdi distribuite metà dell'impasto nelle formine per muffins, unire il tè matcha al restante impasto e mischiare bene. Distribuire l'impasto verde nelle formine e infornare per ca. 25 minuti a 180 gradi.
Deutsche Ecke:
Weiss-grüne Kokosmilch-Muffins
Zutaten für ca. 12 Muffins:
- 280 g Mehl
- 2,5 TL Backpulver
- 1 Ei
- 1 Prise Salz
- 80 ml Sonnenblumenöl
- 250 ml Kokosmilch
- 70 g Schokolinsen
- 3-4 EL Kokosmehl
- 1 TL Matcha-Tee
Das Mehl mit dem Backpulver, dem Salz und dem Kokosmehl mischen. In einer anderen Schüssel das Ei leicht verquirlen und mit dem Zucker, dem Öl und der Kokosmilch gut verrühren. Die Mehlmischung zur Kokosmilchmasse geben und verrühren, bis alle Zutaten feucht sind. Die Schololinsen unter den Teig geben. Die Hälfte des Teigs in Muffinförmchen füllen, in die andere Hälfte den Matcha-Tee untermischen und dann ebenfalls in Förmchen füllen. Ca. 25 Minuten im vorgeheizten Ofen (180° C) backen.
Postato da Alex
domenica 9 marzo 2008
TANTI AUGURI A TE...TANTI AUGURI...
Nelle sue onde voci di vite lontane,
L'altro giorno con il mare ho provato a colloquiare
Su un piatto colmo dei suoi frutti la tua torta potrai gustare...
Crostata di pesche
150gr fanina bianca
Un abbraccio e tanti auguri ancora da tutti noi!!!!
venerdì 7 marzo 2008
Vi svelo i miei segreti
Gabriella, Viviana, Dolcetto e Grazia mi/ci invitano a svelare qualche segreto. Stavolta il meme è duro, anche perchè ne ho talmente tanti di segreti che devono rimanere tali che non so cosa raccontarvi :-)))
Queste le regole del gioco:
1. Sono disordinatissima. Ma disordinata proprio. Non riappendo mai gli abiti nell'armadio la sera stessa e poi mi meraviglio dove siano finite le cose (ovviamente nel mucchio di vestiti alto due metri). La scrivania è un campo di battaglia. Ogni tanto ci provo a fare ordine, ma poi mi perdo nelle carte, trovo biglietti interessanti ... e alla fin fine è solo uno spostar da destra a sinistra e viceversa. Ma nel mio caos trovo tutto.
2. Odio fare le pulizie di casa. In particolare odio passare lo straccio per terra. Il problema però è che amo le case ordinate e pulite e questo non si concilia con il punto 1 ed il punto 2. E ora viene il segreto vero e proprio: nonostante io abiti da sola mi concedo il lusso di una signora che mi viene a salvare la casa dal caos due volte al mese. Non vi dico le chiacchiere delle amiche ... "vive da sola e non trova neanche il tempo di pulire". Beh, io da quando ho preso questa decisione sono felicissima, anche perchè io ci metterei 2 settimane a fare quello che la signora fa in tre ore!
3. Ho paura di fare il bagno al largo o al centro di una piscina. Devo avere sempre la certezza di potermi appoggiare da qualche parte. Se dal bordo della piscina qualche deficiente mi si tuffa vicino io vado nel panico. Al mare nuoto in parallelo alla spiaggia, ovviamente dove tocco. Amo le piscine deserte.
4. Non ho mai cotto un arrosto.
5. 15 anni fa, a Natale, Marina ed io abbiamo partecipato ad un presepe vivente in chiave ironica. Marina era Giuseppe. Per me non c'erano più personaggi a disposizione. Ho fatto la stalla. Con un tetto di cartone in testa e il cartello "stalla" al collo. Questa però non ditela a nessuno. E sempre in tema natalizio: portavo i regali ai bambini del posto vestita da Babba Natale.
6. Questo blog doveva rimanere un segreto. In parte lo è ancora, ma tra amici e conoscenti si è sparsa la voce. È strano, ma ci sono ancora persone che non mi prendono tanto sul serio quando dico di avere un foodblog. È difficile da spiegare, succede anche a voi? Poi magari se lo vanno a vedere, ma non fanno mai un commento o un complimento (ovviamente ci sono le eccezioni). Non so spiegarmi questo atteggiamento.
7. L'ultimo segreto ve lo svelo domenica.
Buon WE a tutti.
Ah, come al solito sono una rovina meme e non lo passo a nessuno. Anzi no, MARIIIIIIII tocca a te!
mercoledì 5 marzo 2008
I pomodori gratinati di mia nonna
Questa è un'altra ricetta che evoca tanti ricordi. Per molti di voi non sarà nulla di speciale, per me è il ricordo di mia nonna che in occasione di inviti a casa nostra prevarava sempre teglie intere di verdure gratinate. Melanzane, zucchine, cipolle rosse e appunto i pomodori. Queste verdure sono ideali proprio per i buffet, perchè buonissime anche fredde. Quando mia nonna e mia madre preparavano le tavolate io, che amavo soprattutto il ripieno gratinato, mi intrufolavo in sala da pranzo e cercavo di staccare con le mie ditine cicciottose (che sono così ancora oggi) un po' di "crumble" senza che nessuno se ne accorgesse. Ho rifatto questi pomodori e mangiandoli sentivo tutto il calore di mia nonna. Come per tutte le ricette tramandate, non so fornirvi le dosi esatte perchè mia nonna faceva tutto ad occhio. E così faccio anche io.
Porto questi pomodori al pic-nic virtuale di Cannelle .... e magari con le spezie qui sotto ci facciamo anche un bel BBQ!
Ingredienti:
- pomodori maturi di media grandezza
- pangrattato
- prezzemolo
- aglio
- pinoli
- acciughe sott'olio
- menta (fresca o essiccata)
- olio, sale e pepe
Tagliare la calotta dei pomodori, svuotarli eliminando i semini e il succo con un l'aiuto di un cucchiaino. Conservare un po' della polpa. Mentre si prepara il ripieno mettere i pomodori svuotati a testa in giù per farli scolare. In una scodella mischiare un po' di pangrattato con un po' di polpa di pomodoro (non deve risultare eccessivamente bagnato), aggiungere il prezzemolo tritato, alcune foglie di menta tritate, l'aglio sminuzzato, i pinoli e qualche acciuga sminuzzata. Salare e pepare e condire il ripieno con un po' d'olio. Riempire i pomodori con l'impasto, aggiungere un filo d'olio su ogni pomodoro e infornare a 180 gradi per circa 20 minuti finché il ripieno sarà bello dorato.
Deutsche Ecke
Gratinierte Tomaten - das Rezept meiner Oma
(ohne genaue Mengenangaben!)
Zutaten:
- reife, mittelgrosse Tomaten
- Paniermehl
- glatte Petersilie
- Knoblauch
- Pinienkerne
- Sardellen
- Minze (frisch oder trocken)
- Olivenöl, Salz und Pfeffer
Postato da Alex
lunedì 3 marzo 2008
Mix di spezie marocchine
Avete la cucina piena zeppa di tutti i tipi di spezie e non sapete più cosa farne? Createne una nuova!! Questo mix di spezie è particolarmente buono mischiato con del miele (1 cucchiaio di spezie per 2 cucchiai di miele) per condire la carne da fare alla griglia o arrosto (in particolare oca, pollo, agnello e maiale). L'ideale per un barbeque dal tocco arabo! Ora non ci resta che aspettare il tempo adatto per il BBQ.
Ingredienti:
- 1 CC di semi di cumino
- 1 CC di semi di coriandolo
- 1/2 CC di pepe nero in grani
- 1 CC di polvere d'arancia
- 1 CC di zenzero in polvere
- 1/2 CC di paprika dolce
- 1/2 CC di cardamomo in polvere
- 1 cc di curcuma
- 1 cc di cannella in polvere
- 1 cc di sale
- 1/2 cc di pepe di cayenna
Tostare i semi di cumino, di coriandolo e il pepe in una padella antiaderente. Far raffreddare e macinarli con il macinino. Mischiarli con le altre spezie.
Deutsche Ecke
Marokkanisches Honiggewürz
Zutaten:
- 1 EL Cuminsamen
- 1 EL Koriandersamen
- 1/2 EL Pfefferkörner
- 1 EL gem. Orangenschalen
- 1 EL Ingwerpulver
- 1/2 EL Rosenpaprika
- 1/2 EL gem. Kardamom
- 1 TL Kurkuma
- 1 TL Zimtpulver
- 1 TL Salz
- 1/2 TL Cayennepfeffer
Cumin, Koriander und Pfeffer separat rösten und mahlen. Mit den anderen Zutaten gut mischen.
Die Mischung mit Honig verrühren (1 EL Gewürz, 2 EL Honig) und Fleisch (Ente, Hähnchen, Lamm, Schwein) voer dem Grillen oder Schmoren damit einstreichen.
Quelle: Würzen, Bettina Mathei, GU, S. 71
Postato da ALEX