giovedì 29 ottobre 2009
Post rosa per la prevenzione dei tumori al seno
Ottobre è il mese della campagna per la prevenzione dei tumori al seno e il nastro rosa è il suo simbolo. Sul blog di Ela (bravissima blogger polacca che da qualche settimana ha finalmente deciso di tradurre le sue ricette anche in italiano) ho letto dell'iniziativa delle foodblogger polacche di postare una ricetta rosa per ricordare quanto sia importante la prevenzione. Purtroppo non sono riuscita a creare una nuova ricetta rosa, ma in passato ne ho fatte tante e mi premeva particolarmente aderire in qualche modo. Quindi oggi contribuisco con dei collage rosa alla campagna internazionale per la corretta prevenzione e diagnosi precoce dei tumori della mammella.
Oktober ist der internationale Brustkrebsmonat und auch in der Bloggerwelt wird mit vielen Initiativen darauf aufmerksam gemacht, wie wichtig die Prävention und Früherkennung von Brustkrebs ist. Auf dem Blog von Ela, eine polnische Foodbloggerin, las ich von der Initiative, ein rosa Rezept zu posten. Ich habe es leider nicht mehr rechtzeitig geschafft, mir war es dennoch wichtig, mitzumachen. So möchte ich heute mit zwei rosa Fotocollagen an die Wichtigkeit der Brustkrebsvorsorge erinnern.
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lunedì 26 ottobre 2009
Stavolta un "classico" italiano
Sono cauta con il termine "classico" poiché anche per la ricetta precedente, il "classico" tedesco, in molti mi hanno fatto presente che la loro ricetta "classica" è completamente diversa e che la versione che ho riportato viene chiamata "strasburghese". Come non detto, ho toppato con le ricerche :-))
Con la ricetta del castagnaccio volevo essere più precisa. Oh, mica facile. Una mirade di ricette in rete, dosi completamente diverse da una ricetta all'altra, chi usa il latte, chi solo acqua, chi mette lo zucchero, chi non lo mette. Per non parlare delle varianti con il cacao o i pezzetti di cioccolato. Dopo un po' ho smesso di cercare LA ricetta classica e ho fatto di testa mia facendo un mix delle ricette che più mi erano piaciute.
Preciso che io il castagnaccio non lo avevo mai mangiato prima. Grazie ad Eva, la prima blogger tedesca che ha commentato qui sul blog (e il primo commento non si scorda mai :-)) e che la settimana scorsa mi ha mandato un pacco pieno di farina di castagne, ho finalmente potuto provare questo dolce-non dolce. Che dire: cosa mi sono persa in tutti questi anni? Sicuramente ora proverò anche altre versioni con cioccolato e altra frutta secca.
Ingredienti per uno stampo rotondo da 26-28 cm
- 300 gr di farina di castagne
- 500 ml di acqua
- 2-3 cucchiai di olio d'oliva
- 2 cucchiai di zucchero (facoltativo - io ho usato quello di canna)
- 2 manciate di uvetta ammollata nell'acqua
- 1 manciata di gherigli di noci tritati
- 1 manciata di pinoli
- 1 rametto di rosmarino (aghi tritati)
Deutsche Ecke
Castagnaccio - eine toskanische Kastanienspezialität
Diesen Kuchen, der eigentlich gar kein Kuchen ist, sondern eher ein "Fladen", wollte ich schon lange probieren. Als ich noch in Italien gelebt habe, habe ich ihn nie gekostet. Hier wo ich wohne, habe ich noch nie Kastaniemehl gefunden. Letzte Woche kam ein Paket aus Norddeutschland. Die liebe Eva schickte mir Kastanienmehl! Hab ich mich gefreut. So wurde gleich dieser toskanische Klassiker ausprobiert. Allerdings muss ich mit dem Begriff "Klassiker" vorsichtig sein, denn so wie für den Wurstsalat, gibt es so viele verschiedene Varianten, daß es schwer für mich war, DAS Originalrezept zu finden. Es gibt Versionen mit Milch und Wasser, andere nur mit Wasser, welche mit oder ohne Zucker. Oder auch mit Schokolade. Ich habe irgendwann aufgegeben, nach dem perfekten Rezept zu suchen und habe nach meinen Recherchen improvisiert. Ich war vom Geschmack begeistert, kann mir aber vorstellen, daß es nicht jedermanns Sache sein wird. Der Geschmack ist sehr herb, am Anfang sogar leicht bitter, aber man gewöhnt sich sofort daran. Castagnaccio ist nicht wirklich eine Süßspeise, Kuchen auch nicht. Paßt gut zu einem leckeren Glas Wein, als Snack zwischendurch, zum Aperitiv, als Pausenbrot :-) Am nächsten Tag schmeckt er noch besser.
Zutaten für eine 26-28 cm - Springform
- 300 g Kastanienmehl
- 500 ml Wasser
- 2-3 EL Olivenöl
- 2 EL Rohrzucker
- 2 Handvoll Rosinen (in Wasser eingeweicht)
- 1 Handvoll gehackte Walnüsse
- 1 Handvoll Pinienkerne
- 1 Rosmarinzweig (fein gehackt)
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sabato 24 ottobre 2009
Fleischwurstsalat - un classico tedesco
Se viaggiate nel sud della Germania e vi fermate in un locale tradizionale con piatti semplici sul menù troverete sicuramente anche questa insalata. Ne esistono diverse varianti regionali, la più diffusa probabilmente è quella condita con la maionese. Nella zona dove vivo io si trova invece spesso la versione più leggera che vi presento oggi. Prima di decidere se postare o meno la ricetta, ho fatto un breve sondaggio su facebook per sapere se questo salume si trova in Italia e ho avuto alcune risposte affermative. Chi lo ha visto alla Lidl, chi lo trova dal macellaio tedesco di fiducia. Molti paragonano la salsiccia Lyoner alla mortadella, ma per un'insalata del genere non la sostituirei con delle striscioline di mortazza - rischiereste di digerire tre giorni dopo, secondo me. Comunque, qui è diffusissima, è il salume che al banco del supermercato danno sempre ai bimbi, il salume che i tedeschi mangiano sia a colazione che a cena. Per l'insalata si trova addirittura già tagliata a julienne - magari anche alla Lidl in Italia? Beh, se non riuscite a riprodurla a casa vi consiglio però di provarla almeno una volta se venite in Germania. Qui si mangia come piatto unico.
Ingredienti per 2-3 persone
- 300 gr di salsiccia Lyoner (Fleischwurst)
- 150 gr di formaggio Emmentaler (io ho usato il Gouda che preferisco, ma l'originale è con l'Emmentaler)
- 5-8 cetriolini sott'aceto (a seconda della dimensione)
- 2-3 cipollotti
- 2 cucchiai di aceto di vino bianco
- 4 cucchiai di olio d'oliva
- 1 cucchiaino di senape
- sale e pepe
Deutsche Ecke
Wurstsalat
Ein Klassiker der süddeutschen Küche. Fleischwurst-Käse-Salat. Für Italiener etwas ganz Neues. Ich mußte mich auch erstmal informieren, ob man Lyoner überhaupt in Italien findet. Aber Lidl gibt es nun auch dort und vielleicht findet ja der eine oder andere mal eine schöne Fleischwurst. Wie sieht es überhaupt in Norddeutschland aus? Bin mir nämlich gar nicht sicher, ob dieser Salat überall so verbreitet ist. Und wo gibt es eher die Version mit Mayo?
Zutaten für 2-3 Personen
- 300 g Fleischwurst
- 150 g Emmentaler (ich habe allerdings Gouda genommen, da ich ihn lieber mag)
- 5-8 Essiggurken (je nach Größe)
- 2-3 Frühlingszwiebeln
- 2 EL Weißweinessig
- 4 EL Olivenöl
- 1 TL Senf
- Salz und Pfeffer
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mercoledì 21 ottobre 2009
L'insalata dell'insonnia
Allora, questa insalata è il risultato di una delle tante notti insonni che mi costringono ad un certo punto ad accendere la TV per riaddormentarmi. Verso le 3-4 di mattina becco sempre le trasmissioni di cucina di Jamie Oliver. Beh, l'altra notte ha fatto un'insalata. Ma ha fatto anche un'altra ricetta. Ecco, io la mattina dopo ho cercato di ricordarmi esattamente gli ingredienti dell'insalata, ma temo di averli scambiati anche con gli ingredienti della seconda ricetta. Fatto sta che questo è un poutpourri dei miei ricordi e non sono certa che la ricetta originale di J.O. sia la stessa. Ma è il risultato quel che conta e quello era ottimo.
Qui ora è stagione di rafano fresco. Una radice che va dosata con molta parsimonia (come il wasabi del resto), poichè mangiata in grandi quantità ti sale su nel naso e ti fa saltare il cervello da quanto è piccante. Qui il rafano si abbina spesso al bollito o al pesce, una vera delizia. Ecco, so che il rafano fresco in Italia è difficilissimo trovarlo. Non disperate. O non ce lo mettete oppure potete sostituirlo con una spolverata di wasabi (che si trova nei negozi di prodotti asiatici.)
Insalata gallinella con salmone, melagrana e rafano
La ricetta ve la do senza dosi (figuriamoci se, rimbambita come ero alle 4 di mattina, mi ricordo pure le dosi). Distribuite sul piatto un bel po' di insalata gallinella (valerianella/soncino). Poi distribuite delle fette di salmone affumicato (io ho usato quello selvatico) e abbondanti chicchi di melagrana sull'insalata. Condite con una vinaigrette fatta di olio d'oliva, sale, pepe, succo di lime, buccia di lime grattugiata e un po' di succo di melagrana. Distribuite sull'insalata. Alla fine una bella grattugiata di radice di rafano.
Deutsche Ecke
Der Salat meiner Schlaflosigkeit
Das Rezept ist das Ergebnis einer meiner schlaflosen Nächte. Wenn ich nachts aufwache und nicht mehr schlafen kann, mache ich oft den Fernseher an. Gegen 3 oder 4 Uhr laufen oft die Kochsendungen von Jamie Oliver. Vor ein paar Nächten sah ich zwei Rezepte, unter anderem eines Salats. Am nächsten Morgen konnte ich allerdings nicht mehr die Zutaten der zwei Rezepte auseinanderhalten und kann nicht mehr sagen, ob J.O. den Salat wirklich so zubereitet hat, wie er im endeffekt geworden ist. Aber das Ergebnis kann sich zeigen und es schmeckte wirklich gut.
Feldsalat mit Wildlachs, Granatapfel und frischem Meerettich
Also, das Rezept gibt es diesmal ohne Mengenangaben (an die kann ich mich wirklich nicht erinnern). Den Feldsalat auf dem Teller verteilen. Einige Scheiben geräucherten Wildlachs darauf drappieren und reichlich Granatapfelkerne darüber verteilen. Eine Salatsauce aus Olivenöl, Limettensaft, geriebener Limettenschale, Salz, Pfeffer und etwas Granatapfelsaft (oder Sirup) verrühren und über den Salat verteilen. Frischen Meerrettich darüberreiben. Fertig :-)
Postato da Alex
martedì 20 ottobre 2009
Autunno - Herbst
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L'acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta.
Ed anch'io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.
(E. Dickinson)
Die Morgen werden gütiger,
Die Nüsse werden braun;
Der Beeren Wang' ist rundlicher,
Die Ros' nicht mehr zu schaun.
Der Ahorn trägt den bunten Schal,
Das Feld ein rotes Kleid.
Daß ich nicht aus der Mode komm,
Trag' ich ein Schmuckstück heut.
(E. Dickinson)
sabato 17 ottobre 2009
Korma di ceci per la festa delle luci
Happy Diwali! È questo l'augurio che ci fa oggi Elena alias ComidaDeMama. Rimando al suo post per scoprire i dettagli dell'odierna festa delle luci. L'anno scorso ricevetti gli auguri di Elena via mail e mi invogliò a documentarmi su questa festività indiana. Senza neanche sapere che oggi si festeggiasse Diwali ho cucinato un piatto indiano a base di ceci. Leggendo, dopo mangiato, il post di Elena mi sembrava fosse il caso di postare questa ricetta proprio oggi, per festeggiare insieme a lei, per ringraziarla di farci conoscere sempre nuove cose di altre culture e contagiarci con il suo entusiasmo. Ecco quindi la ricetta del korma di ceci, un piatto unico vegetariano profumato e ricco di spezie. E buon Diwali a tutti.
Ingredienti per 4 persone
- 500 gr di ceci precotti
- 2 cipolle
- 2 spicchi d'aglio
- 1 peperoncino rosso fresco
- 50 gr di farina di mandorle
- 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
- 2 cucchiai di ghee (o di olio d'oliva)
- 1/4 cucchiaino di cardamomo in polvere
- 1/2 cucchiaino di cannella in plvere
- 1 1/2 cucchiaini di cumino in polvere
- 1 1/2 cucchiaini di coriandolo in polvere
- 400 ml di latte di cocco
- sale
- 1 1/2 cucchiaini di garam masala
- riso basmati
Scaldare il ghee (o l'olio) in un tegame, aggiungere cardamomo, cannella, coriandolo e cumino. Unire cipolle, aglio, peperoncino, farina di mandorle e zenzero e lasciar insaporire il tutto per qualche minuto girando costantemente.
Aggiungere i ceci ed il latte di cocco e lasciar cuocere a fuoco basso per circa 15 minuti. Salare e aggiungere il garam masala e cuocere per altri 2-3 minuti. Servire con riso basmati ed un po' di coriandolo fresco.
Deutsche Ecke
Kichererbsen-Korma und das Lichterfest
Heute feiert man Diwali, das hinduistische Lichterfest, das von der Bedeutung mit unserem Weihnachten oder Neujahrstag vergleibar ist. Bis vor einem Jahr hatte ich nie etwas von Diwali gehört, bis Elena, eine gute Blogger-Freundin, mir alles Gute zum Diwali-Fest wünschte. Das brachte mich dazu, mich mehr mit dem Thema auseinanderzusetzen. Heute hat der Zufall es gewollt, daß ich zu Mittag ein indisches Gericht gekocht habe. Erst danach las ich bei Elena, daß heute Diwali gefeiert wird. Es ist also eine gute Gelegenheit, noch heute das Rezept des Kichererbsen-Kormas zu posten und über dieses Lichterfest zu schreiben.
Ein leckers vegetarisches Hauptgericht, das durch die vielen Gewürze ganz besonders schmeckt.
Zutaten für 4 Personen
- 500 g gekochte Kichererbsen (oder aus der Dose)
- 2 Zwiebeln
- 2 Knoblauchzehen
- 1 frische rote Chilischote (oder eine halbe, je nach Geschmack)
- 50 g gemahlene Mandeln
- 1 TL geriebener Ingwer
- 2 EL Ghee (oder Olivenöl oder Butterschmalz)
- 1/4 TL gemahlener Kardamom
- 1/2 TL gemahlener Zimt
- 1 1/2 TL gemahlener Kreuzkümmel
- 1 1/2 TL gemahlener Koriander
- 400 ml Kokosmilch
- Salz
- 1 1/2 TL Garam Masala
- Basmatireis
Das Ghee (Öl oder Butterschmalz) in einem Topf zerlassen, Kardamom, Zimt, Kreuzkümmel und Koriander einrühren. Zwiebeln, Knoblauch, Ingwer und Mandeln dazugeben und 2-3 Minuten unter Rühren mitbraten. Kichererbsen und Kokosmilch hinzufügen und bei schwacher Hitze ca. 15 Minuten köcheln lassen, bis die Kokosmilch etwas eingedickt ist.
Gut salzen und mit Garam Masala würzen und weitere 2 Minuten köcheln lassen. Nach Belieben mit frischem Koriander garnieren und mit Basmatireis servieren.
Quelle: Currys, Zabert Sandmann
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venerdì 16 ottobre 2009
WBD: pane del convento
Ci risiamo: siamo arrivati alla quarta edizione del World Bread Day e l'instancabile Zorra ha invitato tutta la blogosfera a partecipare. Oggi troverete in tantissimi foodblog di tutto il mondo la ricetta di un pane. L'anno scorso hanno partecipato ben 246 ricette e sono sicura che quest'anno verrà battuto ogni record. Potremo panificare tutto l'anno con una ricetta diversa. Io stavolta ho scelto una corona di pane a base di farina di segale e farina 00 chiamata "il pane del convento". Purtroppo non ho trovato informazioni sull'origine di questo pane. Le erbe di Provenza ed i semi di finocchio (che potete anche macinare) ne fanno un pane saporito, adatto ad essere mangiato ad esempio con i formaggi. Consiglio però di farlo e mangiarlo il giorno stesso, dato che tende a indurirsi velocemente. Io lo vedo bene per una festa o un buffet - è anche carino e fa la sua bella figura. Buon WBD a tutti.
Ingredienti
- 50 gr di burro
- 1 cubetto di lievito di birra da 42 gr
- 300 gr di farina di segale
- 300 gr di farina tipo 00
- 2 cucchiaini di sale
- 2 cucchiai di erbe di Provenza essiccate
- 1 cucchiaio di semi di finocchio
Unire poi i restanti 150 gr di farina, il sale, le erbe ed i semi di finocchio ed impastare energicamente fino ad ottenere un impasto liscio. Formare un rotolo del diametro di circa 5 cm, bagnare le estremità con un po' d'acqua e unirle formando una ciambella. Mettere la corona d'impasto su una placca rivestita di carta da forno. Coprire il pane con un canovaccio leggermente umido e far lievitare per altri 45 minuti finchè il volume non sarà raddoppiato.
Bagnare leggermente la superficie dell'impasto, cospargerla con un po' di farina e intagliare l'impasto con una forbice alternando dei tagli a sinistra e a destra (vedi foto). Cuocere per 30 minuti nel forno preriscaldato a 220°C (200°C se ventilato).
Deutsche Ecke
Klosterbrot
Es ist wieder soweit: Heute haben wir den vierten World Bread Day und unsere unermüdliche Zorra hat uns alle aufgerufen, mitzumachen. Heute finden wir in vielen Foodblogs der ganzen Welt ein Brotrezept. Letztes Jahr haben 246 Rezepte teilgenommen und ich bin sicher, daß 2009 wieder alle Rekorde gebrochen werden. Wir werden sicherlich ein ganzes Jahr lang jeden Tag ein anderes Brotrezept nachbacken. Ich habe mich diesmal für ein Roggen-Weizen-Brot entschieden, das ich unter dem Namen "Klosterbrot" gefunden habe, allerdings gab es keine Informationen über die Herkunft dieses Brotes. Durch die Kräuter der Provence und die Felchelsamen (die man auch mahlen kann) ist das Brot würzig und herzhaft und ist ideal, um es mit Käse zu genießen. Ich empfehle allerdings, das Brot am gleichen Tag noch zu verzehren, da es sehr schnell hart wird. Es macht sich gut für eine Party oder ein Buffet, da es auch noch ganz nett aussieht. Euch allen einen schönen WBD.
Zutaten
- 50 g Butter
- 1 Würfel Hefe (42 g)
- 300 g Roggenmehl (Type 997)
- 300 g Weizenmehl (Type 550)
- 2 TL Salz
- 2 EL getrocknete Kräuter der Provence
- 1 EL Fenchelsamen
Restliche 150 g Mehl, Salz, Kräuter und Fenchelsamen untermischen und zu einem glatten Teig kneten. Teig zu einer 5 cm dicken, langen Rolle formen, Enden mit Wasser bestreichen, Rolle zu einem Ring zusammenlegen und die Enden gut zusammendrücken. Den Teigring auf einem mit Backpapier belegten Blech legen. Mit einem leicht feuchten Tuch abdecken und ca. 45 Minuten gehen lassen, bis der Ring doppelt so dick ist.
Den Teig mit Wasser bestreichen und mit etwas Mehl bestäuben. Die Oberfläch abwechselnd nach links und nach rechts schräg mit einem Messer oder besser Schere einschneiden. Das Brot im vorgeheizten Ofen bei 220° (Umluft 200°C) ca. 30 Minuten backen.
Quelle: Brot backen, Reinhardt Hess, GU Küchenratgeber
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Raccolte
giovedì 15 ottobre 2009
Last call for WBD
Se non lo avete ancora fatto, mettetevi a panificare oggi! Domani è la giornata mondiale del pane, il World Bread Day. Sul sito di Zorra trovate tutte le istruzioni per partecipare. Quindi, mettete le mani in pasta e sfornate ancora oggi un bel pane. Domani mangiate pane fatto in casa.
Deutsche Ecke
Morgen ist World Bread Day! Falls Ihr noch kein Brot gebacken habt, dann habt Ihr heute noch den ganzen Tag Zeit, um morgen mitzumachen. Bei Zorra findet Ihr alle Anleitungen. Also, fangt schon mal an zu kneten :-). Also bis morgen backen und nicht Brot kaufen!
martedì 13 ottobre 2009
La torta di mele - di Claudio
Chi è Claudio? Claudio Del Principe è foodblogger, vive in Svizzera, è di origini italiane e scrive da Dio. Nel suo blog "Anonyme Köche" (tradotto letteralmente: anonimi cuochi) parla di come la cucina, quella genuina, gli abbia creato dipendenza. Claudio è un cooking addict . Giorni fa mi arriva un pacchetto dalla più grande casa editrice tedesca di libri di cucina. Nel pacco il primo libro di Claudio (dico primo perchè sono sicura che ne seguiranno altri). È un libro di cucina totalmente diverso dagli altri. Un libro da leggere come un romanzo, lo inizi e non lo molli più. Mi riconosco in moltissimi passaggi del libro (ad iniziare dalle origini italiane che non ti mollano più, soprattutto e specialmente in cucina). Quello che più mi ha colpito è che Claudio sostiene la filosofia del "less is more". Quale ingrediente si può togliere (e non aggiungere) per ottenere un risultato più puro, genuino, buono? Purismo. Minimalismo. Semplificazione. E ha ragione. Per quanto sia bello sperimentare con spezie ed ingredienti esotici (e sapete quanto mi piaccia) alla fine si apprezzano sempre di più i piatti semplici e genuini.
Visto che siamo in pieno tempo delle mele ho scelto come prima ricetta da riprodurre la SUA torta di mele. Una coccola. Da mangiare rigorosamente tiepida (non che il giorno dopo non sia buona eh!). Claudio, grazie!
Venerdì sarò al Salone del Libro a Francoforte e spero di incrociare anche Claudio. Se qualcuno di voi dovesse esserci, faccia un fischio :-)
Ingredienti per uno stampo da 24 cm
- 100 gr di burro morbido
- 100 gr di zucchero
- 2 uova
- 1 baccello di vaniglia
- la buccia grattugiata di 1/2 limone non trattato
- 50 gr di farina (o 100 per un risultato più asciutto)
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 100 gr di mandorle tritate e tostate
- 3-4 mele
- 200 ml di panna fresca montata
- 2 cucchiai di zucchero per caramellare
- burro per lo stampo
Sbucciare e pulire le mele. Tagliare 2-3 mele a cubetti e aggiungerle all'impasto. Unire infine la panna montata e mischiare il tutto con cautela. Versare l'impasto nello stampo imburrato. Tagliare l'ultima mela a fettine sottili e distribuirle sull'impasto. (Ora, rileggendo la ricetta vedo che Claudio scrive di distribuire 5 cm di fettine di mele sulla torta - devo essermi persa questo passaggio. Quindi potete anche aumentare la quantità di mele "on top"). Infornare nel forno preriscaldato a 180°C (160°C se ventilato) e cuochere per circa 30-40 minuti. 5 minuti prima della fine della cottura estrarre la torta dal forno, cospargerla con 2 cucchiai di zucchero e farla caramellare con la funzione grill.
Servire tiepida con un po' di zucchero a velo (e cannella a piacere).
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Claudios Apfelkuchen
Den deutschen Lesern muss ich wohl nicht erklären, wer Claudio ist. Claudio vom Blog "Anonyme Köche" . Vor einigen bekam ich sein erstes Kochbuch. Sofort begann ich zu lesen. Und hörte nicht mehr auf. Es ist kein klassisches Kochbuch, das man im Kochbuchregal hält. Nein, es gehört auf dem Nachttisch, damit man immer wieder darin lesen kann. Ein Koch-Lese-Buch. Ein Buch über die Kochleidenschaft, die praktisch zur Sucht wird. Darin kann ich mich genau wiedererkennen :-) Außerdem hat Claudio wie ich italienische Wurzeln und die Erinnerung an das kulinarische Italien verbinden sich zwangsläufig. Weniger ist mehr. Das ist Claudios Kochdevise. Welche Zutat kann man eher weglassen als hinzufügen, um ein besseres Ergebnis zu erzielen? Semplifikation. Purismus. Minimalismus. Und er hat recht. So schön es auch ist, mit Gewürzen und exotischen Zutaten zu experimentieren (und ich mache es ja oft), im Endeffekt mag man doch die simplen Rezepte doch am liebsten. Mir geht es zumindest so. Da wir gerade Apfelzeit haben, habe ich als erstes Rezept Claudios Apfelkuchen gewählt. Ein Genuss. Sollte man lauwarm genießen, schmeckt aber am nächsten Tag auch noch wunderbar gut. Danke, Claudio! Am Freitag werde ich auf der Buchmesse sein und hoffe, Claudio dort zu treffen. Ist sonst noch jemand von Euch da??
Zutaten für eine 24 cm Springform
- 100 g weiche Butter
- 100 g Zucker
- 2 Eier
- 1 Vanilleschote (das Mark)
- Abrieb einer 1/2 unbehandelten Zitrone
- 50 g Mehl (oder 100 g für einen weniger feuchten Kuchen)
- 1 TL Backpulver
- 100 g gehackte und frisch geröstete Mandeln
- 3-4 Äpfel
- 200 ml geschlagene Sahne
- 2 EL Zucker zum Karamellisieren
- Butter für die Form
Äpfel schälen und entkernen. 2-3 Äpfel würfeln und zum Teig geben. Die geschlagene Sahne unterheben und den Teig in die gebutterte Springform gießen.
Den letzten Apfel fein schneiden und über den Teig verteilen (im Original steht: Oberfläche 5 cm hoch mit dünnen Apfelschnitzen belegen ... ich habe das wohl überlesen und nur einen Apfel dafür verwendet). Den Kuchen für 30-40 Minuten im 180°C heißen Backofen (Mitte, Umluft 160°C) backen. 5 Minuten vor Schluß den Backofengrill zuschalten, den Kuchen mit 2 EL Zucker bestreuen und karamellisieren lassen.
Etwas auskühlen lassen und mit etwas Puderzucker (und eventuell Zimt) bestäuben und lauwarm servieren.
Quelle: Anonyme Köche, Claudio del Principe, GU-Verlag, S. 109
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sabato 10 ottobre 2009
Mr. Octopus
Rarissimo ospite in casa mia. Il polpo. Lo trovo raramente, fresco quasi mai. Stavolta mi è stato regalato (preferisco questi regali ai fiori :-)) e prima di cuocerlo ha dovuto sottoporsi ad un servizio fotografico sul balcone. Mentre fotografavo è arrivato un altro piccolo ospite (della serie "trovate l'intruso").
Ho pensato a lungo come cuocerlo, ho chiesto consiglio e ricevuto tanti interessanti ricette. Alla fine, devo ammetterlo, non ho resistito e l'ho rifatto come mi piace tanto: polpo e patate. Matrimonio perfetto.
Deutsche Ecke
Dies ist ein ganz seltener Gast bei mir zu Hause. Selten finde ich ihn in den Geschäften, frisch fast nie. Diesmal kam er als Geschenk (statt Blumen :-)) und vor dem Kochen, mußte er sich einem Fotoshoot unterziehen. Während ich fotografiert habe, hat sich noch ein kleiner Gast hinzugesellt :-).
Lange habe ich überlegt, ob ich ihn anders als sonst zubereiten soll, habe auch viele interessante Rezepte bekommen, dann habe ich aber mein Lieblingsrezept gemacht: Octopus- und Kartoffelsalat. Ganz simple. Aber sie gehen eine perfekte Ehe ein.
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giovedì 8 ottobre 2009
Doveva essere un risotto
Da tempo pensavo di fare questo risotto. Pronta una bella testa d'aglio, pronte le foglioline di timo, lo scalogno già tritato. Accendo i fornelli, apro il cassetto per prendere il riso. Apro una confezione: piena di farfalline. Apro l'altro sacchetto: pieno di farfalline. Mi parte qualche parolaccia. No, col riso basmati mi rifiuto. Corro in dispensa e trovo ancora un sacchetto con dei cereali (vai però a sapere se è orzo, farro o altro?? A me sembra farro). Vabbè, procedo con quello, ma mi riparte un altro "ma porca miseria".
Provo la crema d'aglio arrostita (ammazza che buona) e metto praticamente la testa d'aglio intera nella pentola. Buono! Il risultato è decisamente buono, ma sono sicura che col riso sarebbe ancora meglio, più delicato. Voi perciò, a meno che non abbiate quelle fetentissime farfalline in casa, fatelo con il riso :-) Poi però non uscite più di casa o non organizzate incontri galanti perchè l'aglio si sente. A me lo hanno fatto notare :-))))
Risotto, orzotto o farrotto con aglio arrostito e timo
Ingredienti per 2 persone
- 200 gr di riso per risotti (o orzo perlato o farro)
- 1 scalogno
- 1 bicchiere di vino bianco
- 1 grande testa d'aglio
- 4-5 rametti di timo fresco
- brodo vegetale qb (ca. 600 ml)
- 4 cucchiai di parmigiano grattugiato
- sale e pepe
- olio d'oliva
Pelare lo scalogno e tagliarlo finemente. Scaldare un filo d'olio in un tegame e rosolarvi lo scalogno. Aggiungere il riso (orzo o farro) e tostarlo per qualche minuto. Sfumare con il vino bianco e unire le foglioline di timo. Portare a cottura aggiungendo man mano il brodo.
Tagliare la testa d'aglio a metà (in orizzontale) ed estrarre la crema d'aglio aiutandosi con un cucchiaino. Amalgamare bene questa crema ed unirla al riso (orzo/farro). Mantecare con il parmigiano, salare e pepare.
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Risotto (Dinkelotto oder Gerstenrisotto) mit geröstetem Knoblauch und Thymian
Schon lange hatte ich vor, dieses Rezept zu kochen. Ich hatte eine schöne Knoblauchknolle, die Thymianblätter schon gezupft, die Schalotte geschnitten. Ich mache den Herd an, öffne die Schublade um den Risottoreis rauszuholen. Mache die Packung auf und entdecke sie: Lauter Mehlmotten. Ich nehme die andere Packung: Genau das Gleiche. Ich fluche. Dann gehe ich in die Abstellkammer und entdecke eine Packung mit Dinkel (oder ist es eher Gerste?, ich weiß es nicht, die Umverpackung habe ich nicht mehr). Jedenfalls beschließe ich, das Rezept damit zu probieren. Ich fluche trotzdem weiter. Ich probiere die geröstete Knoblauchcreme - lecker! Ganz mild. Ich gebe praktisch die ganze Knoblauchknolle in den Topf. Das Ergebnis ist sehr lecker. Dennoch bin ich der Meinung, daß es mit Reis noch delikater schmecken würde. Also, sollte Euer Reis nicht befallen sein, macht es auf jeden Fall mit Reis. Und nehmt Euch danach keine Verabredungen vor, denn man riecht schon ein wenig. Mich hat man darauf aufmerksam gemacht :-))))
Zutaten für 2 Personen:
- 200 g Risottoreis (oder Dinkel, Ebly usw.)
- 1 Schalotte
- 1 Glas Weißwein
- 1 große Knoblauchknolle
- 4-5 Thymianzweige
- Gemüsebrühe (ca. 600 ml)
- 4 EL geriebener Parmesankäse
- Salz und Pfeffer
- Olivenöl
Die Schalotte schälen und fein schneiden. Etwas Olivenöl in einem Topf erhitzen und die Schalotte darin andünsten. Reis (Dinkel, Ebly usw.) dazugeben und kurz anrösten. Die Thymianblätter abzupfen und dazugeben. Mit dem Wein ablöschen und nach und nach mit der Brühe aufgießen, bis der Reis (Dinkel, usw) gar ist. Dabei mehrlmals umrühren.
Den Knoblauch quer in der Mitte durschneiden und den weichen Knoblauch mit einem kleinen Löffel rauspulen. Den Knoblauch zu einer Creme zerdrücken und mit dem Risotto vermischen. Mit dem Parmersan verrühren, salzen und pfeffern.
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martedì 6 ottobre 2009
Un bollito asiatico
Oggi velocemente solo un'idea per un'alternativa al classico brodo e bollito. Ho semplicemente sostituito gli aromi mediterranei con quelli asiatici: un bel pezzo di radice di zenzero, qualche stecca di lemongrass (incise in lungo), alcune foglie di kaffir lime, del peperoncino thai e un mazzetto di coriandolo. Ne viene fuori un brodo saporito e profumato, ottimo con dei noodles. Il bollito invece l'ho mangiato accompagnato con un po' di pasta di wasabi. Se non vi piace così piccante potete mischiare il wasabi ad una buona maionese o ad altre salse. Che ve lo dico a fare: il giorno dopo il brodo è ancora più buono.
Deutsche Ecke
Tafelspitz einmal anders
Heute ganz schnell nur eine Idee für eine Alternative zur klassischen Fleischbrühe und zum Tafelspitz. Ich habe die klassischen Aromen mit asiatischen Zutaten ersetzt: Ein schönes Stück Ingwerwurzel, einige Zitronengrasstängel (längs eingeschnitten), ein paar Kaffirlimettenblätter, eine rote Chilischote und ein Bund frischer Koriander. Man erhält eine wunderbar aromatische Fleischbrühe, die man mit asiatischen Nudeln servieren kann. Statt Meerettich habe ich den Tafelspitz mit Wasabipaste serviert. Wer es nicht so scharf mag, kann die Wasabipaste mit einer guten Majo oder einer anderen milderen Soße vermischen.
Die Brühe schmeckt am nächsten Tag noch besser :-)
Postato da Alex
domenica 4 ottobre 2009
Zucca sposa capasanta
Dopo tutti questi giri in Svizzera è ora di tornare ai fornelli. Da quando è iniziata la stagione delle zucche non passa giorno in cui non preparo qualcosa a base di zucca. Stavolta tocca di nuovo ad una vellutata, aromatizzata al curry e con un'aggiunta di latte di cocco. Un classico con cui non si sbaglia mai. La particolarità sta più che altro nella capasanta panata in semi di zucca macinati finemente. L'idea mi è venuta vedendo una trasmissione di cucina dedicata interamente alla fettina panata e alle sue variazioni. Ed una di queste era proprio la fettina con una panatura croccante di semi di zucca. Con la carne ancora non l'ho provata, ma le capesante risultano belle croccantelle. Io ho esagerato un po' a macinare i semi, ora vediamo un po' cos'altro mi posso inventare con una farina di semi di zucca.
Vellutata di zucca al curry e capasanta panata
Ingredienti per 4 persone
- 1 piccola zucca Hokkaido (ca. 500 gr)
- 1 scalogno
- 3 cm di radice di zenzero (ca. 20 gr)
- 1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere (facoltativo)
- 1 cucchiaio di curry in polvere
- 400 ml di brodo vegetale
- 200 ml di latte di cocco
- 2 cucchiai di olio d'oliva
- 4 capesante pulite
- 1 manciata di semi di zucca
- sale e pepe
- olio per friggere
Macinare finemente i semi di zucca in un macinino (o tritarli finemente nel mortaio), salare e pepare le capesante, passarle nei semi di zucca e friggerle in sufficiente olio per ca. 1 minuto. Farle asciugare su carta assorbente. Servire la zuppa ben calda con la capasanta su uno spiedino.
Kürbis-Curry-Suppe mit panierten Jakobsmuscheln
Nach all diesen Ausflügen in der Schweiz wird es Zeit, wieder am heimischen Herd zu kochen. Seitdem die Kürbissaison begonnen hat, vergeht kaum ein Tag, an dem ich nicht etwas mit Kürbis koche. Diesmal wieder eine Suppe, die ich in einer Küchenzeitschrift entdeckt und leicht abgeändert habe. Mit Curry und Kokosmilch kann man bei Kürbis nichts falsch machen. Der Clou ist allerdings die in Kürbiskernen panierte Jakobsmuscheln. Die Idee kam mir bei einer TV-Sendung über Wiener Schnitzel und mögliche Varianten. Die Panade mit Kürbiskernen hat es mir besonders angetan. Mit Fleisch habe ich sie noch nicht getestet, aber die Muschel schmeckte richtig lecker und kross. Ich habe etwas viel Kerne gemahlen und weiß jetzt nicht, was ich damit alles machen kann. Mal schauen, was ich mir so einfallen lassen kann.
Zutaten für 4 Personen
- 1 kleiner Hokkaido-Kürbis (ca. 500 g)
- 1 Schalotte
- 3 cm frische Ingwerwurzel (ca. 20 gr)
- 1/2 TL Chilipulver (je nach Geschmack)
- 1 EL Currypulver
- 400 ml Gemüsebrühe
- 200 ml Kokosmilch aus der Dose
- 2 El Olivenöl
- 4 küchenfertige Jakobsmuscheln
- 1 Handvoll Kürbiskerne
- Salz und Pfeffer
- Öl zum Ausbacken
Die Kürbiskerne in der Mulinette mahlen (oder im Mörser fein mörsern). Die Jakobsmuscheln salzen und pfeffern und in den Kürbiskernen wälzen. In heißem Öl ca. 1 Minute knusprig backen. Auf Küchenpapier abtropfen lassen. Die Suppe heiß und mit einer aufgespießten Jakobsmuschel servieren.
Leicht verändert nach: Lust auf Genuss, Kürbis & Kartoffeln, 10/2009
Postato da Alex
giovedì 1 ottobre 2009
Lucerna e il suo mercato
Potevo scegliere: sabato Berna o Lucerna. Chi mi consigliava l'una, chi l'altra città. Alla fine abbiamo deciso di andare Lucerna proprio perchè di sabato (e martedì) si svolge il mercato ortofrutticolo più grande della Svizzera. E uno dei più belli. Potevo farmelo sfuggire? Certo che no. Siamo partite da Zurigo con un sole splendido, arrivate a Lucerna purtroppo abbiamo trovato un tempo grigiolino e nebbioso. Ma i colori del mercato hanno ravvivato il tutto. Ne ho visti tanti di mercati in vita mia, ma questo è davvero uno dei più belli. Impressionante la varietà. Si trova davvero di tutto. C'era addirittura un banco che vendeva solo germogli freschi, di tutti i tipi. Se non avessimo avuto in programma di fare il giro della città chissà quante cose avrei comprato. Invece mi sono limitata a comprare un pezzo di Lardo di Colonnata (non ho saputo resistere).
Lucerna stessa probabilmente mi sarebbe piaciuta di più col sole e con meno cantieri. Purtroppo c'erano cantieri ovunque. Abbiamo fatto una bella passeggiata lungo la cinta di mura della città e siamo salite nelle varie torri. Una fatica che non vi dico :-)) Ora vi lascio alle foto che questa volta dedico a Zorra che è originaria di Lucerna e sicuramente le verrà un po' nostalgia.
Deutsche Ecke
Luzern und der Wochenmarkt
Ich hatte die Wahl: Samstag nach Bern oder Luzern. Als ich erfahren habe, daß samstags (und dienstags) der größte Wochenmarkt der Schweiz in Luzern stattfindet, war die Entscheidung getroffen. Wir sind aus dem sonnigen Zürich in ein leider graues und nebeliges Luzern angekommen. Aber die Farben des Marktes haben alles wieder wettgemacht. Ich habe schon viele Märkte besucht, aber der Luzerner ist wirklich beeindruckend. Die Vielfalt ist enorm. Da gab es sogar einen Stand mit allen möglichen frischen Sprossen. Wenn wir danach nicht die Stadtbesichtigung gehabt hätten, hätte ich mich sicherlich mit Delikatessen eingedeckt. Nur einem Stück italienischen Speck (Lardo di Colonnata) konnten wir nicht widerstehen.
Die Stadt selbst hätte mir bei Sonnenschein und mit weniger Baustellen sicherlich besser gefallen. Überall wurde gearbeitet und gebohrt. Wir haben einen sehr schönen Spaziergang entlang der Stadtmauern gemacht und sind die verschiedenen Türme hochgeklettert. Das war anstrengend! Spaziert nun mit mir durch Luzern und den Markt. Ganz besonders widme ich die Fotos Zorra, die sicherlich ein wenig Heimweh bekommt :-)
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