venerdì 15 febbraio 2008

Mi illumino di meno - solo un racconto

Abruzzo

Foto in senso orario: chiesa del paese e vecchia stalla; porta dei miei bisnonni, vecchia casa disabitata; porta della casa dei bisnonni.

Avrei voluto aderire con una ricetta all'iniziativa Mi illumino di meno 2008 e partecipare alla raccolta di ComidaDeMama e di Petula, ma non ce l'ho fatta. Forse dovrei piuttosto partecipare alla giornata della lentezza, perchè qui i ritmi sono tornati ad essere troppo veloci.
Avessi saputo prima dell'iniziativa di Caterpillar, a Natale avrei fatto un servizio fotografico in Abruzzo dove vivono praticamente tutti i miei parenti, dove sono cresciuti i miei nonni, dove è nato e cresciuto mio padre e dove ho passato tutte le estati, tutte le feste e innumerevoli fine settimana da bambina e adolescente. Come raccontavo già a Comida, pensandoci bene i miei parenti si illuminano di meno tutto l'anno. Tornare al paese è come tuffarsi in un mondo di altri tempi, l'aria è pulita, il cibo è genuino, i ritmi sono lenti, piacevolmente lenti. Vorrei quindi far le veci dei miei parenti e far partecipare loro a questa iniziativa, perchè lo meritano davvero. Perchè loro vivono così tutti i giorni dell'anno:

- Pane: il pane viene fatto una volta al mese e cotto nel forno del paese o nel proprio forno a legna. Ricordo che fino a qualche anno fa le donne che non avevano un proprio forno trasportavano al forno del paese i filoni di pane adagiati su tavole di legno sulle loro teste, con un turbante fatto di canovacci. Tutto il paese si riuniva al forno. Appuntmento mensile per fare anche la pizza e i biscotti. Il pane si mantiene molto a lungo, ha una mollica estremamente compatta ed è ottimo fatto a bruschetta.

- Verdura: si vive dell'orto davanti casa. Pomodori, insalata, fagiolini, patate, carote, erbetta (come chiamamo il prezzemolo) e rosmarino. Questi gli ortaggi standard che coltivano praticamente tutti. Per il resto (e per la frutta che non siano mele o prugne) passa due volte a settimana un camioncino col megafono "Fruttaaaaaaaaaaaaaa, verduraaaaaaaaaaaaa". Non si consuma altra benzina per andare a comprarla altrove la frutta!

- Conserve: in estate tutti a fare i pomodori. Tonnellate di pomodori (sempre portati col camioncino), lavati e messi ad asciugare su vecchie reti. E tutti ad aiutare a passare i pomodori. Mia nonna era l'unica a voler fare la conserva con i pezzetti ... e noi lì a tagliare tutto il giorno. La sera le bottiglie vengono messe in un enorme paiolo di rame, coperte con dei sacchi e fatte bollire tutta la notte. Il giorno dopo si contano le bottiglie scoppiate ... e il resto si mangia tutto l'anno.

- Uova e carne: i polli e i tacchini sono quelli dell'aia (ovviamente anche le ovette sono fresche di giornata!) e poi ogni famiglia ha due o tre maiali. Oltre al secchio normale dell'immondizia ricordo quel secchio per i maiali con le bucce d'anguria, le bucce di patate e tant'altro. I maiali vengono fatti ingrassare tutto l'anno e macellati nel periodo tra Natale e Capodanno (a seconda della luna e delle temperature). Si fanno prosciutti, salami, salsicce di carne e di fegato. E altra carne viene surgelata. La carne di manzo, vitello e agnello la compriamo da mia zia a 2 chilometri di distanza. Carne di proprio allevamento.

- Pesce: passa sempre un camioncino, il venerdì mattina alle 7. Chi c'è c'è, chi non c'è compra il capitone, le alicette sotto sale e lo stoccafisso nell'unico negozietto del paese ... sempre di un'altra zia!

- Formaggio: c'è un caseificio nel paese vicino che fa le mozzarelle e il formaggio più buono che io abbia mai mangiato. Ogni volta che torniamo, prima ancora di arrivare a casa, ci si ferma dalle mozzarelle (sperando che non ci sia il cartello fuori "le mozzarelle sono terminate"). Niente di più buono di mangiare in macchina una mozzarella ancora calda!

- Pasta: fettuccine e lasagne fatte in casa - ovviamente. Altrimenti la buona De Cecco ... che essendo abruzzese non ha neanche lunghi tempi di viaggio per arrivare da noi!

Un'ultima cosa: il riscaldamento! Nelle cucine si usa ancora la vecchia stufa a legno dove si cucina praticamente tutto. In sala si accende il camino, ma solo quando ci sono gli ospiti. E le stanze da letto sono sempre GELATE!! Questa è una cosa che non ho mai capito da bambina. Il perchè avessero tutti le stanze da letto freddissime, pur avendo i termosifoni. Fino a circa 15 anni fa anche mia nonna usava ancora il prete scaldaletto finchè per poco non andò a fuoco la coperta e mio padre vietò il prete!

Una cosa è certa: in quel paesino in provincia dell'Aquila non si consuma molto. Fino a qualche anno fa l'acqua si andava a prendere alla fontana. Ma purtroppo non è più potabile. Ci vanno a bere solo gli animali.

Fontana

Buon fine settimana a tutti e ricordatevi di spegnere le luci!

Postato da Alex

44 commenti:

Grissino ha detto...

Mi illumino di meno? Sí sí, io spero di sostituire oggi il mio vecchio ed esoso monitor CRT 19" con un LCD 22". Va bene come contributo al risparmio energetico?
:-P
Avevo fatto un post ecologico su Vienna con le cose che riciclo.

giulia ha detto...

Un bellissimo post! Anch'io non sono riuscita ad organizzarmi in tempo per l'iniziativa :(. Peccato
un bacione giulia

Anonimo ha detto...

Alex, che meraviglia...pensare che ci sono ancora posti al mondo in cui si vive così lascia una serenità interiore incommensurabile. Io, da povera illusa, mi ostino a voler coltivare un orticello nelle vaschette dei miei ballatoi milanesi e a fare settimanalmente il pane col lievito madre...e il formaggio non l'ho ancora fatto solo perchè non ho ancora trovato chi mi dia il latte!
Sono molto orgogliosa quando la casa profuma di pane (di quel profumo che solo il lievito madre sa dare) e quando posso permettermi di usare gli aromi di quasi tutte le erbe aromatiche esistenti e mangiare i mandarini del mio alberello.
Sì, sono proprio fiera...e a scriverti queste cose mi sto gonfiando come un pavone.
Grazie per il bel racconto.

Sara B ha detto...

mi sembra la vita dei miei nonni.... pane escluso: per quello passa tutti i giorni il furgoncino (di mio cugino :-))
le foto sono bellissime, il racconto è pieno di sentimento. grazie :-))

Anonimo ha detto...

Grazie Alex, sembra una storia d'altri tempi e invece è una bellissima testimonianza del giorno d'oggi. Qualche comfort in meno per molto comfort in più!

empordà experience ha detto...

E' bellissimo Alex!! Io sono di una piccola citta' del Lazio a confine con L'Abbruzzo che amo molto per la genuita' della gente e dei paesaggi. Il tuo racconto non si allontana molto dalla mia infanzia... ho 33 anni pero' quando ero piccola passava il pescivendolo con un carretto che spingeva a mani. I miei nonnni sono stati e sono contadini, quindi uova fresche, polli e conigli caserecci. E poi il maiale e le salsicce. Adesso senza dilungarmi troppo, sono felice del tuo racconto, di sapere che c'e' gente che apprezza questa semplicita', la bellezza incontaminita' di un paeaggio e della sua gente. A volte ho destato la risa della gente con i miei racconti, sono passata per una figlia dei fiori...Ciao e grazie per avermi fatto rivivere un po' delle mie origini!

Ady ha detto...

Bellissimo Alex sembra di essere immersi in un'altra dimensione, potresti partecipare anche alliniziativa sulla vita con lentezza, perchè in questi paesini tutto si svolge molto più lentamente che in città.
Ecco perchè loro on hanno problemi di stress,e vivono più a lungo.
Bellissime le foto, un bacio0 e buon we

Anonimo ha detto...

Nella nostra casetta in montagna noi d'inverno usiamo ancora il prete!!
Altrimenti si gelerebbe! :-)

ReJecT ha detto...

che meraviglia ALex!!!
Dove si trova esattamente questo paesino?! Meriterebbe di essere visitato! è veramente splendido!

Buon weekend!

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

*Grissino, ho letto il tuo post! Come contributo direi che va bene, magari accendilo domani :-)

*Giulia, grazie, sono solo ricordi.

*Spilucchina, capisco il tuo orgoglio, mi sento anche io così quando sforno il pane o faccio il burro. O quando posso uscire in balcone e tagliare un po' di erba cipollina, rosmarino o timo. Nel nostro piccolo si fa quel che si può!

*Salsadisapa, nel negozietto di mia zia però si trova anche il filoncino di pane fresco o la pizza (ma bisogna arrivare in tempo perchè ne vende solo un pezzo!!!)

*Uvetta, sicuramente meno comfort, ma tanta tranquillità e serenità

*Campo di fragole, benvenuta! Sono contenta di aver evocato bei ricordi. Ci sono stati anche degli anni in cui odiavo andare in paese perchè mi annoiavo. Poi sono iniziati i primi amori e ci andavo volentieri :-) E ora ne apprezzo la genuinità e la tranquillità.

*Ady, e pensare che è dall'altra parte del Gran Sasso che vedi tu :-) Un bacio anche a te

*Aleka, ma dai?? Che bello infilarsi sotto quelle coperte calde, mentre il naso si gela!!

Buona giornata, Alex

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Elisa, si trova a Tornimparte in provincia dell'Aquila. 150 abitanti, tutti parenti :-) E pensa che noi abitiamo nella strada che porta il nostro cognome!

Anonimo ha detto...

Sì, quel teporino che lascia è fantastico..
E' una fortuna avere una casetta dove poter fuggire dal caos e dai problemi della città, poter lasciar la porta sempre aperta senza la paura che qualcuno ti entri in casa, poter dimenticare l'orologio e godersi la natura in pace!

GràGrà ha detto...

Ho vissuto cosi quando sono andata quest'anno in toscana.....ho vissuto cosi quando anadavo da piccola nella casa di mia zia Letizia, a Nissoria, un paesino sperduto nelle campagne dell'ennese.... io ho in mente ancora le tavolate sul balcone a strapiombo sulla vallata, la caponata di zia Antonietta mangiata con 40 gradi sotto il sole, le galline del pollaio e i conigli che rincorrevo con fare impacciato, i fiori, i profumi, le piante, mia nonna sdraiata sul dondolo.... è dolore pensare che tutto è finito, almeno per me.

Viviana B. ha detto...

Bellissimo post (e bellissime foto!)!
Questa sera alle 18 spengo tutto ma proprio tutto...
La classica "piccola goccia" che, con tantissime altre, spero contribuisca a formare l'oceano... :D
Ciao e buon fine settimana(Possibilmente a risparmio energetico)!

Unknown ha detto...

:)TU SEI MAGNIFICA! ancora più delle tue foto e della tua sensibilità! quindi pensa un po' :) smacck
baci grandi amica mia Krande!! e buonissimo week end anche a te! :D

Dolcetto ha detto...

Cavoli Alex, leggendo il tuo racconto mi sembra di sentire mio papà spiegare come funzionavano le cose durante la sua infanzia. Sicuramente quel paesino è rimasto molto indietro, ma, sinceramente, invidio i loro abitanti perchè respirano un'aria che ormai, purtroppo, si trova molto raramente...

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

*Aleka, fino ad un po' di tempo fa porte aperte anche da noi. Purtroppo ora anche i ladri hanno scoperto questi paesini

*Gràgrà, ho appena letto da te e capisco il tuo dolore. Ma i ricordi non te li toglie più nessuno e ti aiuteranno a lenire il tuo dolore.

*Viviana B, a me questa iniziativa già è servita. Ora spengo le luci con più consapevolezza.

*Viviana, tu esageraren kara mien :-)) Bacio

*Dolcetto, è un paesino dove riesco a rifocillarmi, a riprendermi dallo stress di tutti i giorno. Ma non riuscirei a viverci sempre. È bello avere la possibilità di tornare e restare quando ne ho bisogno

Ciao, Alex

Anonimo ha detto...

Ciao, dal tuo racconto viene voglia anche a me di rifugiarmi per un po' in quel paesino dell'Abruzzo e staccare un po' la spina!!!

Aiuolik ha detto...

Alex è un racconto bellissimo, mi hai fatto venir voglia di star lì per un po' con i tuoi parenti...l'unica cosa che mi darebbe fastidio sarebbe il freddo nella camera, lo devo ammettere. Ma tutto il resto no, è bellissimo!
Un caro abbraccio e buon we!
Aiuolik

daniela ha detto...

Alex,
ritrovo talmente tante cose nel tuo post…
l'Abbruzzo anche per me è legato a tanti dolci ricarci d'infanzia, di vacanze, di neve, di bici d'estate, di sosta in macchina in inverno per mettere la maglia intima a maniche lunghe prima di arrivare (fissazioni di mia madre!), di vestiti odorosi di camino una volta rientrati in città e ancora ancora ancora…
il cartello dele mozzarelle, quelle addentate in macchina con il siero che scivola sulle mani da leccare per lasciarle ancora più appiccicose di prima…

sulla luce invece, io sono un disastro!
mio padre dice che ci vuole qualcuno dietro di me per spegnere le cose che accendo quando passo!

a casa mia accendo tutti i lumi, in tutte le stanze e spesso le lascio così anche quando esco.
sono un disastro lo so, dovrei sviluppare un animo più ecologico sptto ora che sono mamma… però che sensazione calda aprire la porta e trovare un angolino illuminato…

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

*Franci, li si stacca davvero la spina!

*Aiuolik, ma tu verresti a stare a casa nostra e noi i termosifoni li accendiamo ormai!

*Daniela, siii i vestiti che profumano di camino ... e quante cadute dalla bici! Il bagno nella botte sull'aia quando eravamo bambine, le lucciole (credo di averle viste solo li), le pannocchie di mais rubate nei campi e poi cotte alla brace. I bambini che andavano (e vanno) a letto a mezzanotte .... fermatemiiiii

Per la luce sono una catastrofe anche io. Mia nonna che mi correva dietro e mi diceva "e le bollette chi le paga?????". ora ogni volta che mi accorgo di aver lasciato accese le luci dico a me stessa "e io pago!!"

Un abbraccio a voi tutte, Alex

stelladisale ha detto...

ma dai praticamente come vivevano qui 40-50 anni fa, ma solo nei paesini più piccoli, ormai non credo ci siano più paesini così, forse in montagna, ma non credo, certo ci farebbe bene ogni tanto provare per un periodo a fare una vita semplice, anche solo per apprezzare meglio le comodità e non dar per scontata tutta l'energia che sprechiamo per cose inutili,
comunque neppure io sono riuscita a fare una ricetta per m'illumino di meno, buon week end

Tatiana ha detto...

L'importante è spegnere tutto quello che non è necessario... stasera anche un pollo arrosto con due patate ed insalata accompagnato da due belle candele e un bicchiere di vino fa la sua bella figura;)

Gata da Plar - Mony ha detto...

Cara Alex... quest'estate forse riusciremo a fare un giro di qualche giorno in Abruzzo... e mi sa che chiederemo a Tommytommy di trovarci questo paesino... :D
Un bacione! =(^.^)=

Benedetta ha detto...

la mia famiglia è molisana e queste foto mi ricordano tanto il paese di mia nonna..il tuo racconto infatti somiglia molto ai suoi, quando andiamo al mare passano ancora questi furgoncini con la verdura, le uova, il pane e la pizza...io lo adoro quel posto, scalda proprio il cuore..

Anonimo ha detto...

Ah, Tornimparte e il mio amato Abruzzo!
Tornimparte e la festa della montagna in agosto con pizza fritta e gnocchi conditi con il sugo di pecora!!!
Immagini molto, molto simili al paese di mio padre, come pure le usanze, anche se tante cose sono cambiate: il prete lo ricordo pure io a casa dei nonni, dove c'era solo il camino a regalare un po' di calore alla grande cucina... le altre stanze erano gelate, come pure l'acqua!! Il camino serviva per cuocere il pane, quello con le patate perche' doveva restare morbido a lungo... tante cose sono cambiate, gli abitanti sono piu' numerosi di Tornimparte, il pane si compra per lo piu' e il prete probabilmente ha fatto legna nei camini di tutti.
Passano ancora il fruttivendolo e il pescivendolo, tutti fanno la conserva di pomodori (fortunatamente a casa mia si e` persa l'abitudine) e purtroppo molti agricoltori lasciano acceso il trattore lungo la strada per tutto il tempo del loro pranzo, ad inquinare l'aria e le orecchie :((
Se glielo fai notare ti rispondono pure male...

ComidaDeMama ha detto...

L'abruzzo è un posto che devo scoprire. Adesso ho tre amiche che arrivano da lì, se conto anche te, Alex.
Grazie per questo bellissimo post.

elisabetta ha detto...

Un'amica ha comprato un pezzo di casa in un paesino sperso nell'appennino parmense, dove passa con la famiglia diversi mesi all'anno. Lo stile di vita è molto simile a quello che tu hai descritto. E' confortante sapere che anche qui in Italia ci sono posti dove la gente vive (bene) "illuminandosi di meno" 365 giorni l'anno.

MilenaSt ha detto...

Scusa per l'annotazione, ma io non definirei quello che ci fai vedere attraverso i tuoi occhi,"solo unn racconto": lo trovo al contrario un modo originale di partecipare all'iniziativa.

Tatiana ha detto...

Alex....grazie :) comida era passata a trovarmi ma ancora non ho avuto modo di farci un salto ma è nella lista oltretutto devo regalarlo ad una mia amica ormai gliel'ho detto ahaha

Anonimo ha detto...

sandra
Che belli i ricordi cara.. Per noi l'abruzzo era tappa ,breve troppo breve prima di arrivare in Molise.Non me lo ricordo molto,ma questo tuo post mi ha fatto scoprire cose bellissime..
Un abbraccio cara buona domenica

cocozza ha detto...

Il tuo racconto mi ha fatto venire la pelle d'oca,ecco le comodità certo non mi di spiacciono pero a tutto c'è un limite io penso che stiamo mandando tutto in rovina che peccato che non ci sono più le genuinità di una volta.
buon fine settimana cocozza

alessia ha detto...

Bellissimo questo racconto, bellissimo il vostro blog Complimenti!!!
Alessia

L'Ode al Pomodoro ha detto...

Bellissimo racconto del paese, magari fosse tutto ancora cosi'.
Un abbraccio
Laura

mafalda ha detto...

Ah ragazze che vita, fino ad un paio d'anni fa avrei detto:mai così..,adesso invece l'idea di aver un pezzzetto di terra da coltivare, poche cose per viverci, qualche gallina per le uova fresche sarebbe un sogno...forse da quando sto con Orazio che ama tutte queste cose, scopro una gioia in qeul tipo di vita, anche se comunqeu noi abbiamo scelto di andare a vivere in città,io sono originaria di un paese Paternò, provincia di Catania, che non ha nietne del paesino di campagna, o orse abbiamo scelto di vivere in città lontano da mia madre e cmq anche lontano dalla sua, per farci una vita nostra in maniera assoluta, così se sbaglieremo non dovremo dare la colpa a nessuno e se faremo bene dovremo solo ringrarziarci per essere stati abbastanza maturi da saperci ascoltare e venire in corso alle esigenze altrui.
Però questa gioia che descrivi nel fare le cose:il pane, i biscotti, la verdura che si ritrova sotto casa, è un qualcosa che la mia generezaione, ho 30 anni,anzi fra una settimana 31, non conosciamo bene, siamo cresciuti negli agi.
Ricrod però che quand'ero piccola ed andavo a trovare la mia nonna paterna era una gioia, perchè lei aveva il pollaio ed un piccolissimo pezzettino di terra dove aveva un meraviglios albero di limoni, quante storie m'inventavo dietro qeull'albero di limoni, quel piccolo fazzoletto di terra diventava un mondo incantato.
Buona domenica ragazze!!!
Mary

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Non avrei mai pensato si evocare tanti ricordi in tutti voi. Sembrerebbe proprio che sia grande il desiderio di tornare a ritmi più umani e ad una vita genuina.

*Stella, è vero, sembra di tornare indietro nel tempo, anche se le tradizioni vengono sempre più trascurate anche lì.

*Tatjana, anche io ho mangiato a lume di candela, anche se ho usato i fornelli.

*Gata, ti avverto: il paesino consiste di quelle quattro case che vedi in foto eh :-) Sarebbe un giro moooolto corto

*Dolcezza, abbiamo molti ricordi in comune

*Elisa, mamma mia, non mi parlare della pizza fritta. Il paesino di mio padre è solo una frazione di Tornimparte che ha molti più abitanti di quelli di cui parlavo. Il trattore acceso cmq lo lasciano anche i miei cugini :-((

*Comida, è davvero un bel fazzoletto di terra l'Abruzzo

*Elisabetta, anche da noi in paese stanno arrivando molti romani che comprano le vecchie case per ristrutturarle e passarci i fine settimana e le vacanze.

*Lenny, grazie per avermelo fatto notare :-)

*Sandra, un post pieno di ricordi anche il tuo

*Cocozza, non sarebbe male se noi tutti riuscissimo a trovare almeno una via di mezzo per goderci la vita e la natura con più tranquillità

*Alessia, benvenuta e grazie per i complimenti!

*Laura, benvenuta anche a te!

*Mafalda, quando ero una ragazzina odiavo tornare al paese. Noioso. Arrivata a una certa età (non che sia matusalemme eh), credo che si inizi ad apprezzare di più uno stile di vita più tranquillo e vicino alla natura. Si preferisce magari rinunciare a qualche comodità per avere più tempo a disposizione, per mangiare cibi genuini, per stare a contatto con la natura. Io ho lasciato Roma ormai 16 anni fa e non credo di poter riuscire a viverci di nuovo.

Buona domenica a tutti voi, Alex

miche ha detto...

Complimentoni per il sushi di sotto...idea ecceziunale!!!bacio

Francesca ha detto...

cara Alex, questi pezzi di vita della tradizionale italiana son così belli e autentici che è sempre un piacere ricordarsene. Io come tua nonna amo la passata a pezzettoni, perfetta sulle pizze. Un bacione e buona serata.

Francesca

il gatto goloso ha detto...

Caspita che bel racconto, sembra una favola... è bello sapere che esistono ancora posti del genere in Italia... fa sognare un pò la tua storia e fa risentire profumi e sapori di frutti ormai troppo lontani! Grazie

Aiuolik ha detto...

Ti ho coinvolta in un meme, se ti va, se ne hai voglia, se hai tempo :-)

Buona giornata,
Aiuolik

Danda ha detto...

Bellissimo il tuo racconto. Mi hai fatto ricordare con un po' di nostalgia le vacanze in paese dai nonni quando ero piccola. Mia nonna ogni mattina andava dai vicini a comprare le uova e il latte appena munto e ancora caldo per la colazione e poi cominciava ad impastare per il pranzo.
Anche in quella casa l'unica sorgente di calore era il camino in cucina, le altre stanze erano gelide e si andava a dormire con la borsa dell'acqua calda (nonostante tutto non ho mai dormito meglio!). Il campanile della chiesa contava le ore per tutti e ci si svegliava col canto degli uccelli :-)

Cookie ha detto...

Ciao Alex, quanti bei ricordi. Ho conosciuto le montagne di mele conservate per l'inverno e prima del prete scaldaletto le montagne di coperte che ti seppellivano letteralmente (la mattina ci si alzava tutti indolenziti per il peso sopportato). Buona giornata!

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

*Mike, grazie e benvenuta!

*Francesca, anche io preferisco i pezzettoni ... solo odiavo tagliarle i pomodori tutto il giorno :-))

*Gatto goloso, sicuramente non ci vorrà ancora molto e anche questi posti spariranno sempre di piú. Ma godiamoceli fino in fondo

*Aiuolik, un altro meme??????????? Ora guardo.

*Danda, vero che si dormiva meglio??

*Cookie, montagne di mele?

Ciao, Alex

Cookie ha detto...

Sì, in casa c'era tutta una stanza dedicata al raccolto, quando si raccoglievano le mele la stanza ne era piena fino al soffitto, poi a seconda del periodo la montagna cambiava (montagne di pannocchie,etc.)